“L’intera città sta subendo questo infame ricatto”
… le mie dimissioni dalla carica di Sindaco costituiscono l’epilogo necessario per porre fine in via anticipata al mandato conferitomi; non vi sono più le condizioni di stabilità amministrativa per continuare. La responsabilità a chi tocca.
Con un manifesto apparso questa notte, il sindaco della città Gaetano Vallone pare voglia mettere fine al suo mandato elettorale. Riprendendo alcuni passaggi della lettere protocollata 18 giorni fa con cui motivava la sua decisione di presentare le dimissioni, essendogli venuta meno la maggioranza numerica in seno al Consiglio comunale, Vallone rilancia le accuse al coordinatore cittadino di Forza Italia, Nino Macrì, addebitandogli per intero le colpe della fine anticipata di questa amministrazione. Il sindaco ripercorrendo la crisi interna alla maggioranza ricorda che già nei mesi estivi qualcosa incominciava a non andare per il verso giusto, tanto che si era preteso da quattro consiglieri, Caracciolo, Addolorato, De Vita e Mazzara di controfirmare una carta con cui si teneva fede al patto civico siglato con la cittadinanza al momento delle elezioni. La crisi aveva visto l’apertura al dialogo, dopo aver ottenuto la “testa” politica del Consigliere Ruffa, tra Macrì ed il neo capogruppo Sammartino nell’intento di raggiungere un’unità di intenti evidentemente fallita, nonostante gli “strateghi” messi in campo. Vallone nel manifesto ribadisce ancora che Macrì, non avendo rinunciato al proposito di creare il gruppo consiliare “Forza Italia”, nei fatti ha sancito le dimissioni anticipate del primo cittadino ed a questi devono essere attribuite le colpe: “Anche a lui diciamo buon viaggio! Noi siamo abituati a camminare con i piedi per terra e non ci lasceremo condizionare e ricattare da chi a tutti i costi vorrebbe esercitare l’egemonia sull’intero gruppo”. Ad maiora!
Il PDF del manifesto di “Uniti per la Rinascita” a firma del Sindaco Gaetano Vallone