“Luoghi di speranza, testimoni di bellezza” è lo slogan che accompagna il 21 marzo allo scopo di evidenziare i legami forti tra la tutela dell’ambiente e l’impegno per la giustizia, un’espressione particolarmente calzante con la scelta di Locri e della Calabria quale sede principale della Giornata: una terra in cui la bellezza del territorio deve farsi testimone e paladina di lotta contro il male.
L’Istituto tropeano condividerà la manifestazione anche a distanza e a partire dalle 10,00 si reciteranno, nelle varie sedi, i nomi delle vittime innocenti delle mafie per vivere in maniera corale questa mattinata di lotta, di denuncia e di speranza.
Un “Oratorio sacro” rappresenterà la vita e le opere del venerabile don Francesco Mottola. L’opera musicale sacra, ispirata alla vicenda del servo di Dio, è stata composta dal maestro tropeano Vincenzo Laganà e si intitola “Francesco servo di Dio – L’Aquila che raggiunse il Sole”.
La rappresentazione è prevista per il 29 giugno e si terrà nel duomo di Tropea, ma i preparativi fervono già da settimane, anche perché la composizione di Laganà è imponente: si svolgerà per oltre un’ora, senza soluzione di continuità, e prevede l’impiego di un’orchestra, un coro di circa 70 elementi, oltre a 5 voci soliste e una voce recitante.
Al termine della messa del 27 marzo, il sindaco della città Giovanni Macrì, si rivolge alla madonna Egli Le ricorda che è venuta da lontano, mandata da Dio a proteggere la città dai tanti pericoli, e lo ha fatto già in passato Con voce commossa si rivolge alla Madonna di Romania, patrona della città, per […]