Il Tropea Film Festival, al teatro del porto della cittadina tirrenica, ha iniziato ieri sera il suo cammino di questa V edizione che, ricordiamo, solo l’anno scorso ha regalato al pubblico la straordinaria presenza di uno tra i migliori e famosi registi italiani per la cinematografia internazionale: Giuseppe Tornatore. Già nella prima mattinata del diciassette un appuntamento è stato fissato presso la sala consiliare del comune di Tropea, a palazzo Sant’ Anna, dove si è tenuta una conferenza stampa di presentazione e dove, come da prassi, oltre al regolamento sulle operazioni di voto, è stata presentata la giuria quest’anno presieduta dall’attore Paolo Sassanelli, regista e musicista, coadiuvato dal Vice Pietro Romano, attore del teatro romanesco, e dal garante, Prof. Giuseppe Mazzitelli. A suonare da subito le trombe, ci ha pensato Bruno Cimino, patron del festival, il quale con immenso orgoglio ed emozione ha annunciato la partecipazione in settembre del “Tropea” addirittura al Festival di Venezia: “ Senza muovere nessuna pedina, il nostro festival è stato invitato a prendere parte al più titolato festival del cinema italiano, appunto a Venezia – ha detto Cimino – ciò stà a significare che qualcosa di positivo in questi soli cinque anni abbiamo fatto, soprattutto per il buon nome di Tropea e del suo territorio. E’ una cosa che inorgoglisce tutti noi e gratifica la manifestazione premiandola per il buon cinema che ogni anno presentiamo al pubblico”; poi, sempre Cimino, alla domanda se la presenza di Tornatore dell’anno scorso abbia potuto influire sull’immagine e l’invito di quest’anno a Venezia, confessa al cronista: “ La presenza di Tornatore ha indiscutibilmente aumentato la visibilità del Tropea Film Festival. Le parole di Tornatore sul palco del Tropea hanno risuonato in tutta Italia, regalandoci in un certo senso lo slogan di questo festival, kermesse dove, per la grossa affluenza di pubblico, si è stati costretti a mandar via la gente, sinonimo per il grande regista del buon stato di salute del cinema italiano”. Cimino ha sottolineato ancora una volta la genuinità del concorso dove il nome del vincitore, senza nessun artificio, viene fuori dalla risultanza dei voti espressi da semplici cittadini, e da qualche intenditore, in assoluta libertà e preferenza. Alla conferenza stampa la partecipazione di molti giurati e dei rappresentanti dell’Amministrazione comunale con in testa il vice sindaco ed assessore al turismo Massimo L’Andolina, il quale ha riconosciuto l’ottimo lavoro fatto negli anni precedenti dagli organizzatori del festival e sottolineando che l’attuale e nuovissima amministrazione punta molto sulla programmazione di un turismo culturale che sappia offrire occasioni di crescita oltre che di intrattenimento di alto valore artistico: “ Saper che un evento culturale del genere si occupa anche di tematiche sociali importanti come quella sulla violenza alle donne, con una sezione speciale dedicata, aumenta il valore di questo evento – ha detto L’Andolina alla fine del suo intervento, ricordando che la neo compagine cittadina avrà sempre la sua porta aperta ed un intreccio di amorosi sensi con manifestazioni capaci di lasciare il segno sul territorio. Anche l’assessore alla cultura Lucio Ruffa ha dichiarato la sua disponibilità, senza nessun dubbio, ad offrire il proprio servizio per la crescita ulteriore di questo festival che ha seguito personalmente sin dalla sua nascita, unitamente a Mario Sammartino anch’egli assessore del comune di Tropea, con interesse e partecipazione. La serata d’inaugurazione, alla presenza dei rappresentanti del comune e della Regione, è stata caratterizzata dalla consegna di un premio “Contro la violenza alle donne” ai registi Giacomo Rebuzzi e Jessica Cavallo per il cortometraggio “Te la ricordi Francesca Lupo?”, sostenuto dalla provincia di Roma, dall’associazione “Solidea” e “Differenza Donna”, dalla Regione Calabria con l’Assessorato alle Politiche Sociali, ed “Attivamente Coinvolte” guidata dalla tropeana, dottoressa Luigia Barone . Nella stessa serata è stato assegnato un altro riconoscimento per la sezione speciale “Corti Dedicati al Mare” con il premio al docufilm “Mare senza riva”, regia Maria Tarzia e Maurizio Marzolla ed il videoclip “N” di Alessandro Leone ed Emanuele Bonaventura con Francesca Pugliese e Gustavo Leone. Il programma della prima serata ha previsto la proiezione dei 29 trailer dei film finalisti e, come di consueto, il countdown di mezzanotte con il brindisi di inaugurazione insieme al pubblico presente alle autorità locali, agli ospiti del Festival ed agli organizzatori Bruno Cimino e Bruna Fiorentino. L’ingresso al teatro come sempre sarà gratuito per tutte le serate e quella di ieri sera è stata allietata da una delle eccellenze canore calabresi, Elisabetta Currà, che si è cimentata nell’esecuzione di celebri colonne sonore di film. A presentare la serata e tutto il Film Festival la coppia ormai collaudata formata dalla bellissima Claudia G. Moretti e Jeff Bifano. E’ partita così questa V edizione in attesa di scoprire nella serata del 23 i vincitori delle svariate categorie scelti tra i 31 film che saranno presentati e di cui ricordiamo i titoli ed i registi: Benvenuti al Sud, regia Luca Miniero; Un giorno della vita, regia Giuseppe Papasso; M.A.R.C.O., regia Alexander Cimini; Piede di Dio, regia Luigi Sardiello; Immaturi, regia Paolo Genovese; Deu ci sia, regia Gianluigi Tarditi; Risorse umane fresche di giornata, regia Marco Giallonardi; Historias menores, regia Daniel Mejìa; Il lucchetto, regia Ettore Nicoletti; Il nemico senza volto, regia Gianluca Mangiasciutti; Dulce, regia Ivan Ruiz Flores; Tutto calcolato, regia Alessio De Leonardis; Il viaggio del piccolo principe, regia Nicola Sorcinelli; Mai … così vicini, regia Emanuele Ruggiero; Innocenze perdute, regia Francesco Giusiani; Solo di passaggio, regia Alessandro Zonin; In my prison, regia Alessandro Grande; La valigetta, regia Sebastiano Melloni; Mi vuoi così?, regia Elisabetta Rocchetti; Al servizio del cliente, regia Beppe Tufarulo; Ti ritroverai, regia Enzo Cittadino; Tempus, regia Ivano Fachin; La penna di Hemingway, regia Renzo Carbonera; Battiti, regia Simeone Latini; Pizzangrillo, regia Marco Gianfreda; Io sono qui, regia Mario Piredda; Linea nigra, regia Anna Gigante; Chi è mia madre?, regia Franco Barca; Cuore di clown, regia Paolo Zucca; Stand by me, regia Giuseppe Marco Albano. Buona visione.
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