I vigili del Fuoco, hanno impiegato molte ore per domare il fuoco
Un incendio ha interessato i rifiuti di scarto della raccolta differenziata
L’emergenza rifiuti comincia a manifestarsi in tutta la sua drammaticità nei comuni della costa. L’incendio di ieri sera, che ha interessato i rifiuti di scarto della raccolta differenziata depositati all’interno un’area della ditta Ecoshark, è sintomatico di quanto la grande quantità di spazzatura inizi a rappresentare un serio problema. Nella frazione collinare ricadese di San Nicolò, dov’è avvenuto l’episodio, «si sono vissuti momenti di apprensione», ci racconta Dominic Garcea, gestore di un noto bar a un centinaio ci metri dalla sede della ditta.
«Per tutta la notte c’è stato un viavai di gente – aggiunge Dominic – preoccupata per il fumo, che ha reso irrespirabile l’aria in tutto il paese». Per fortuna la zona interessata dal fenomeno è stata relativamente limitata e «già ad un chilometro di distanza – ci racconta invece Alessandro Stella – non ci siamo accorti di nulla». Probabilmente l’assenza di vento ha contribuito a non innescare situazioni di maggiore allarme.
Nel frattempo alla Ecoshark si sono dati da fare per tutta la giornata di ieri, cercando di facilitare il lavoro dei vigili del Fuoco, che hanno impiegato molte ore per domare il fuoco tra i rifiuti di scarto, i quali sono dei derivati dalla selezione effettuata per la differenziata.
La ditta, presso la quale lavorano circa centoventi dipendenti, si occupa della raccolta dei rifiuti, della differenziata e del porta a porta in 15 comuni della provincia, tra i quali Tropea (dov’è attiva la differenziata da tre mesi), Ricadi, Pizzo, Drapia, Zambrone e Parghelia (dove il sistema del porta a porta avanzato è ormai una realtà). «Questa piattaforma di selezione – ci spiega l’ingenger Antonio Russo della Ecoshark -, subito dopa l’utenza, rappresenta il secondo gradino nel ciclo della differenziata». Anche la Euro Coop, che si occupa della raccolta in molti dei 50 comuni del vibonese, conferisce presso la Ecoshark i carichi di differenziata.
A raccogliere il prodotto della differenziata sono poi i vari consorzi, Comieco per la carta, Cial per l’alluminio, Corepla e Coreve per plastica e vetro. «I consorzi ritengono il nostro materiale – spiega Russo – di prima fascia, quindi la raccolta ed il lavoro di suddivisione avviene in modo ottimale». Di certo, ciò vuol dire che a monte anche la gente ne ha recepito l’importanza e si impegna a suddividere per bene gli scarti domestici.
L’esistenza di questo tipo di raccolta, del resto, oltre a rappresentare un motivo di sviluppo economico e di tutela dell’ambiente, è servita nei giorni scorsi a garantire, in comuni come Tropea, di tamponare temporaneamente l’accumulo di rifiuti per le strade.
Ora, purtroppo, i camion per la raccolta sono fermi e stracolmi di spazzatura, non potendo andare a scaricare a Lamezia Terme. Per questo motivo le strade della costa iniziano ad essere invase dall’immondizia. A Tropea, ad esempio, non è raro incontrare randagi nei pressi dei sacchetti che invadono le carreggiate.