Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Tropea e il patrocinio
della Madonna di Romania.
– Ogni 27 Marzo Tropea ricorda e celebra il patrocinio della Madonna della Romania.
– Quest’anno, ricorrendo nel 27 marzo la quarta domenica di quaresima (liturgicamente intoccabile) la celebrazione è stata trasferita al 28: ieri, appunto, con tutta la solennità.
– In particolare alle ore 18,00, con l’ora legale già subentrata, è avvenuta la celebrazione trasmessa in diretta streaming da Tropeaedintorni.it
– La celebrazione è stata coronata con la consacrazione della Russia e dell’Ucraina alla Madonna, fatta già da Papa Francesco e in tutto il mondo lo scorso 25 marzo.
– È seguito l’affidamento alla Madonna della città di Tropea e dei tropeani sparsi nel mondo fatto dal sindaco . – Così Tropea, città mariana, ha rivissuto il patrocinio della “sua” Madonna.
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Il 27 marzo per i Tropeani è il giorno della Madonna di Romania con affidamento a Lei.
Perché il 27 marzo?
♦ Secondo la tradizione tropeana, che si tramanda di generazione in generazione, nel lontano 1638 per 3 notti consecutive (24-25-26 marzo) la Madonna di Romania, il cui quadro era riposto in un altare secondario della Cattedrale di Tropea, apparve in sogno al Vescovo dell’epoca Mons. Cordova chiedendogli, nelle prime 2 notti, di essere spostata sull’altare maggiore. Ma il Vescovo pur turbato, non diede peso alle richieste del sogno.
♦ La terza notte, differentemente dalle precedenti la Madonna, chiese esplicitamente una processione penitenziale con la quale avrebbe salvato Tropea da una grande calamità.
Il Vescovo allora intimorito da tali affermazioni indissee per la prima volta per il giorno 27 marzo una solenne processione che sfilò lungo le vie della città e che ebbe il seguito di tutta la popolazione.
Erano le ore 22 circa, quando un violentissimo terremoto di magnitudo 7, scosse la Calabria, radendo al suolo interi paesi.
Tropea non pianse nemmeno una vittima, né subì danni rilevanti.
♦ Da allora la Madonna di Romania venne posta sull’altare maggiore dove si trova tuttora e dichiarata Patrona della città. Da allora veglia con amore materno sulla sua Tropea.
♦ E il 27 marzo resta nel cuore di tutti i Tropeani.
Come è arrivata a Tropea?
♦ Anche a riguardo c’è la tradizione locale, raccolta in scritto dal Sacerdote Giuseppe M.a Barone per ordine del Vescovo Mons. Luigi Vaccari (1876) e ampiamente messa in luce in pubblicazioni su carta e sul web con abbondanza di riferimenti storici e culturali (http://www.tropeamagazine.it/madonnadiromania/narrazione/index.html)
In sintesi.
♦ La storia ci porta indietro, ai tempi delle lotte iconoclaste dell’ imperatore Leone Isaurico morto nel 741.
♦ Si narra che il quadro di origine bizantina rappresentante la Madonna patrona di Tropea, arrivò con un’imbarcazione proveniente da Oriente, e spinta da una tempesta sino al Porto di Tropea.
Da qui deriverebbe il nome Madonna della Romania (cioè della Roma bizantina, Costantinopoli).
♦ Riparata l’imbarcazione, i marinai provarono a ripartire. Ma la nave non voleva saperne di lasciare gli arenili di sabbia bianca di Tropea.
♦ Il nocchiero, che sapeva di portare, tra le altre cose, un quadro della Madonna, si convinse subito che la sua nave non era trattenuta da forze naturali; ma che invece era una volontà divina a trattenerla, e guardando l’icona che trasportava presagì che la Madre di Dio aveva scelto per sua residenza la Città dove la nave aveva trovato rifugio.
♦ Contemporaneamente nelle stesse giornate il Vescovo della Diocesi Tropeana aveva rivelato di aver ripetutamente sognato la Madonna che gli chiedeva di restare in quella, che un giorno sarebbe diventata la sua dimora.
Così appena il Vescovo scese solennemente alla marina a prelevare il quadro e portalo a terra, la nave ripartì.
♦ Il vescovo ordinò che quadro fosse riposto su un altare secondario della Cattedrale di Tropea: e la Madonna voleva di più.
Nei giorni precedenti il 27 marzo 1638, anche il vescovo del tempo ebbe sogni premonitori, come riportato più sopra.
♦ ♦ Anni dopo la Madonna ritornò in sogno al nuovo Vescovo, comunicandogli l’arrivo di un terremoto che avrebbe sconvolto la Calabria. Lo stesso Vescovo il 27 Marzo 1638 organizzò una processione di penitenza, che coinvolse tutta la cittadinanza di Tropea. Fu proprio durante la processione che avvenne la scossa di terremoto che, come da leggenda, non procurò danni e fece rimanere illesi gli abitanti di Tropea.
Grazie a questo miracolo nacque una forte devozione di Tropea per questa Madonna, arrivando a proclamarla Protettrice e ricordandola ogni anno nel giorno 27 Marzo.
La notte delle bombe: agosto 1943
Durante la seconda guerra mondiale e precisamente il 4 e 5 agosto 1943, la Madonna miracolò Tropea, facendola scampare ad un bombardamento.
La notte tra il 4 e il 5 agosto anche Tropea fu sotto un bombardamento che durò per lo spazio di 4 ore. Vi furono alcune vittime alla periferia, nella contrada Carmine. Ma la città fu salva.
“Lo sgancio fu uno, ma le bombe cadute furono sei. Erano state sganciate nel centro della città, ma una mano invisibile le fece cadere in un piccolo orto, dove s’inabissarono senza esplodere.
♦ Due di quelle bombe, scaricate ora sono in Cattedrale, trofeo della protezione della Madonna sulla sua Città.
Molti cittadini allora in quei giorni fuggirono da Tropea, ed in città rimasero poche persone insieme al Vescovo Cribellati.
L’8 settembre Mons. Cribellati aveva stabilito che l’indomani, proprio il 9 settembre, sarebbero state celebrate poche messe ma, ad un tratto si diffuse la notizia dell’armistizio e allora tutte i cittadini rimasti a Tropea si riversarono nella Cattedrale per ringraziare la Madonna della Romania protettrice di Tropea.
– P. Luigi Errico 1820-1887: particolare estratto dalla foto di gruppo del 1863 che ritraeva i Padri redentoristi di Catanzaro e di Tropea.
– Uomo di intelligenza non comune, è stato stimato e amato da confratelli e fedeli; e temuto da quanti si univano per profittare della soppressione degli Istituti religiosi.
– Dopo la soppressione e i vari carceri affrontati per le sue idee contro l’ingiustizia delle soppressioni degli istituti, rimase a Tropea, ma mori in Napoli nel 1887, dove si era recato per cure.
INNO ALLA MADONNA DI ROMANIA
( del redentorista P.Luigi Errico)
1. O cara Vergine di Romania,
Sospiro e palpito Dell’alma mia,
Quando il dolcissimo tuo nome ascolto,
Quando nell’estasi miro il tuo volto,
Provo ineffabile gioia e diletto
Sento che balzami il cor nel petto;
Onde nell’impeto dell’allegria,
Esclamo: Oh Vergine di Romania!
2. Dagli anni teneri della mia vita,
La tua memoria portai scolpita ;
Ché dall’infanzia mi fu narrato
Il gran prodigio da te operato:
Allor che profuga nelle nostre acque,
Più giorni immobile restar ti piacque.
Scacciata ed esule da Romania
Volesti a patria la patria mia.
3. Son tanti secoli che sei fra noi,
Qual madre tenera tra i figli suoi;
E con sollecita materna cura,
Ci festi liberi d’ogni sventura.
Nei giorni orribili di peste o guerra
Quando con fremito tremò la terra.
In te, o gran Vergine di Romania,
Trovò rifugio la patria mia.
4. Tu fosti ai miseri guida e conforto,
Tu fosti ai naufraghi sicuro porto.
Tu madre agli orfani, tu all’infelice
Fosti perpetua Consolatrice.
E questo popolo da te protetto,
Serbò nell’animo costante affetto
Per te, dolcissima Madre Maria,
Madre Santissima di Romania.
5. Chiedesti ascendere dul primo Altare
Quasi per essere pronta a vegliare.
Sopra i tuoi sudditi, sopra i tuoi figli
Sempre a difenderli nei lor perigli.
E i figli assidui da mane a sera,
T’innalzan cantici voti e preghiera;
E nella prospera sorte o la ria,
Chiaman te, Vergine di Romania.
6. Deh! se ti adorano Incoronata,
Sopra uno splendido trono locata:
Se ti festeggiano con tanto amore;
Se formi il gaudio del loro cuore,
Fa che si trovino nel Cielo un giorno
Raccolti, o Vergine, a te d’intorno,
E che degli Angeli nell’armonia,
Lodin te, Vergine di Romania.