Certo si sa che la città meneghina rinnova il suo look continuamente, con eventi eccezionali, attirando su di se sempre l’attenzione. Anche in occasione di queste feste natalizie, è stata organizzata una mostra monografica, facendo arrivare dal Museo del Louvre di Parigi a Palazzo Marino per una esposizione straordinaria il dipinto di Tiziano Vecellio “Femme au mirror – Donna allo specchio” e, gli inviati di Tropea e dintorni non si sono fatti sfuggire l’evento che sicuramente attirerà molti visitatori.
Già nel 2008 e nel 2009 simili eventi richiamarono un gran numero di visitatori ad ammirare prima il Caravaggio con la sua opera “la conversione di Saulo” e poi il San Giovanni Battista di Leonardo da Vinci.
In questa occasione quindi il palazzo comunale della città meneghina diviene luogo ospite, per la gioia degli italiani e dei turisti tutti, dello straordinario e fantastico dipinto nella sala alessi di palazzo marino dove il quadro potra’ essere ammirato in tutta la sua bellezza dal 6 dicembre 2010 al 6 gennaio 2011.
C’e’ poi da sottolineare nella straordinarietà dell’evento che l’ingresso e’ libero.
noi ci siamo stati con il servizio di Antonio Grillo.
Vale la pena anche pubblicare nella sua interezza la scheda di recensione riguardante il quadro scritta dalle curatrici della mostra Valeria Merlini e Daniela Storti :
“La donna allo specchio del museo del Louvre, dipinta da Tiziano Vecellio ancora in età giovanile, è un’opera qualitativamente e simbolicamente ai vertici della sua produzione per l’eleganza cromatica e compositiva e per lo spunto introspettivo offerto dalla visione della femminilità a tutto tondo favorita dal gioco degli specchi.
La giovane, ritratta al suo tavolo da toeletta, si scioglie una ciocca dei suoi biondi capelli e si osserva con attenzione. Sul fondo della scena, una figura maschile in ombra le porge uno specchio piano, mentre con l’altra ne inclina alle sue spalle uno più grande convesso, compiendo un gesto che ricorda quello di un acconciatore che mostra alla sua cliente il suo operato, così come tutt’ora avviene. L’intimità di questa scena di vita privata offre un’immagine di donna al di fuori del tempo, emblema di una bellezza consapevole, profondamente enigmatica e quasi misteriosa anche per l’impossibilità di darle un nome e fornisce la significativa opportunità di affrontare nel profondo il tema del “ femminile “.
La chiara semplicità del dipinto rispecchia l’epoca in cui fu eseguito e stimola infiniti raggionamenti sulla Venezia a cavallo tra Quatto ed il Cinquecento, crocevia d’Europa, luogo di incontro tra culture di tutto il mondo, nel quale le donne rappresentavano il fulcro degli equilibri sociali, ma rappresentavano anche motivo di orgoglio per il loro decantato splendore.
TIZIANO fu un vero genio della pittura: ebbe una delle più lunghe e fortunate carriere che la storia ricordi, pur mantenendo solida la sua attività di imprenditore che aveva ereditato dal padre.
Fu un uomo colto, amato e rispettato ed ebbe un importante legame con Milano, teatro del suo incontro con Filippo II, figlio di Carlo V, che fu forse il più appassionato dei suoi committenti, monopolizzando quasi integralmente la produzione dei suoi ultimi vent’anni di lavoro.
L’esposizione, nuovamente ospitata in Sala Alessi, secondo una modalità ormai collaudata, intende valorizzare il dipinto in senso monografico, fornendo ai visitatori della mostra uno spettro variegato di punti di vista, allo scopo di arricchirne la conoscenza del tessuto culturale e dell’ambiente artistico che ne è all’origine, oltre al fascino creativo del suo autore.
Infatti, grazie alla qualità dell’approfondimento critico di un singolo capolavoro e ad uno scambio attivo e continuato di tecnici specializzati con il pubblico, si mettono in risalto la preziosità e l’importanza del dipinto, secondo un’analisi dettagliata e puntuale, centrata non sul confronto con altre opere, ma sulla chiarificazione di ogni aspetto dell’opera stessa che diventa il fulcro il radiante della mostra”.