La Biblioteca comunale sarà il teatro della prima assemblea cittadina del Partito Democratico. La riunione, che avrà inizio a partire dalle 18 di lunedì 11 giugno, non vedrà coinvolti solo tutti i rappresentanti ed i militanti delle forze politiche confluite nel nuovo grande soggetto di centro-sinistra, ma sarà aperto anche a simpatizzanti ed a tutti coloro i quali sono interessati a sapere cosa bolle in pentola nella nuova sezione della cittadina tirrenica. Anche a Tropea, dunque, il volto della politica inizia a cambiare, semplificandosi, e riflettendo i movimenti delle grandi realtà politiche nazionali. Partono così, inesorabilmente, le prime prove di bipolarismo. Dopo la nascita del primo Circolo delle Libertà – che pur non proponendosi come vero movimento politico può tuttavia essere inteso come l’embrione di un partito unico del centrodestra – la presenza di una sezione del Pd anche Tropea servirà di sicuro a chiarire, almeno per quella fetta di elettorato che si ritiene meno impegnato, il panorama politico cittadino. Il Circolo delle Libertà era stato portato avanti da Alfredo Tranfo e Michele Accorinti, ed accolto positivamente da gran parte dei rappresentanti del centro destra, il Pd andrà invece a raccogliere esponenti dei vari partiti che, in Consiglio comunale, sono soliti confrontarsi guardandosi negli occhi. Non è infatti un mistero che a Tropea, durante le scorse consultazioni comunali, i candidati di Ds e Dl siano andati a creare delle liste civiche contrapposte, stringendo a volte alleanze con altrettanti partiti di centro destra. Lunedì dovrebbero essere perciò presenti da alleati coloro i quali si sfidano da antagonisti in politica comunale.
Articoli simili
“La libertà dell’informazione in Calabria”
«È inaccettabile – continua la deputata M5s – che i giornalisti calabresi siano sistematicamente calpestati nei diritti fondamentali da un sistema che premia furbi, amici e compari». «Verificheremo anche la possibilità di un eventuale esposto alla magistratura penale – conclude Nesci -, tenuto conto che sinora De Rose l’ha sempre spuntata. Riteniamo che difendere le condizioni della libertà dell’informazione in Calabria sia il primo dovere di tutti i politici della regione».
Adolfo Repice scrive
Egr. Sig. Sindaco,
durante il consiglio comunale del 6.9.2011 si è rifiutato di rispondere ad una interpellanza con la quale le venivano poste una serie di domande circa i suoi intendimenti riguardo alla gestione del porto di Tropea, alle finalità del suo decreto n. 2 del 11.08.2011 ed alle sorti del contenzioso in corso tra il comune e la società Porto di Tropea S.p.A.
L’opposizione a tutto campo
“Il previsto epilogo di una gestione fallimentare” I Gruppi di minoranza chiudono la porta all’ipotesi compromesso Le dimissioni del sindaco Antonio Euticchio non si sono rivelate un’autentica sorpresa per i gruppi di minoranza che hanno espresso una certa soddisfazione per la decisione del primo cittadino, qualora non decida di ritirarle entro i venti giorni, previsti […]