Tropea, bella e maltrattata

Tropea, così bella eppure così maltrattata. Degrado, traffico, incuria. Sono questi i mali. Tutti li conoscono ma soltanto in pochi se ne preoccupano. E dire che basterebbe poco per risolverli. Percorrendo le vie del centro storico di Tropea, in questi giorni, non si può fare a meno di notare come le sue bellezze siano compromesse a causa del degrado e dell’incuria, da un lato, e del traffico dall’altro, e come questa situazione impedisca ai turisti di fruirne appieno. Dopo le denunce apparse nei giorni scorsi sulle pagine di questo giornale a voler prendere parola è il professor Mario Lorenzo, presidente Pro loco Tropea, preoccupato per la situazione che la cittadina tirrenica sta vivendo. «Numerose – esordisce Lorenzo – sono le lamentele che arrivano alla nostra sede da parte di turisti stranieri, soprattutto olandesi, svedesi e inglesi, per la presenza di molti veicoli che, anche di notte, percorrono su e giù tutto il centro storico, violando in continuazione le norme sulla circolazione per quanto concerne i divieti di accesso, i limiti di velocità e gli orari concessi al traffico. In particolare, corso Vittorio Emanuele, il cui ingresso è consentito ai residenti e solo per un breve tratto, è diventato di fatto a doppio senso di circolazione, con conseguenti gravi rischi per l’incolumità dei cittadini. Per di più sta prendendo piede la cattiva abitudine di lasciare la macchina in sosta su entrambi i lati del corso. Tale situazione non riguarda esclusivamente il centro storico ma si verifica un po’ ovunque, sempre in zone limitate al traffico come largo Galluppi, per non palare della centralissima Piazza Vittorio Veneto, che tra l’altro è isola pedonale». Brutta situazione, quindi. Pare proprio che oggi non si riesca a far a meno della macchina neppure per le esigenze più spicciole… «È necessario – prosegue il presidente – che vengano presi dei provvedimenti seri anche sulla viabilità prima che sia troppo tardi e che il malcostume di qualcuno diventi una radicata abitudine.
Che figura ci facciamo con i turisti? Sono proprio loro, più degli altri, a notare queste manifestazioni di cattiva educazione. Proprio loro, attenti e sensibili, hanno più volte fatto presente questa situazione al nostro sportello d’informazione».
I turisti più “attenti” sembrano essere gli inglesi, che si contraddistinguono per uno spiccato senso dell’humor. Non è raro, infatti, vederli in giro a fotografare gli scempi di casa nostra. Chissà cosa penseranno di Tropea e dei suoi abitanti… «Bellissima città, ma abbandonata a se stessa – risponde Lorenzo cambiando completamente espressione -. Questa, purtroppo, è una delle loro frasi ricorrenti ed io non posso fare altro che ascoltarle con un senso di impotenza». Ma una soluzione esiste. La soluzione «per arginare gli scempi che vengono commessi da parte di scalmanati poco sensibili al patrimonio storico-culturale della nostra città. L’unico modo che abbiamo per prevenire e tenere sotto controllo la situazione – prosegue Lorenzo – è quello di dotare finalmente Tropea di un sistema di videosorveglianza, un sistema di cui si parla già da tempo e la cui installazione era stata annunciata dall’amministrazione già la scorsa estate. Mi rivolgo agli amministratori della nostra città – conclude – e, soprattutto, agli assessorati competenti affinché intervengano mettendo fine a questa situazione di pericolo e di diffuso degrado. Solo così potremo salvare la nostra città dallo scempio di cui è vittima».

Condividi l'articolo
Francesco Barritta
Docente ordinario di Lingua e letteratura italiana e Storia presso il Nautico di Pizzo (VV), è giornalista iscritto all'albo professionale dell'Ordine dei giornalisti della Calabria, elenco pubblicisti. Ha diretto varie testate giornalistiche, tra cui Tropeaedintorni.it