Politica

Acqua pubblica “Marina Vescovado”

Richiesta al sindaco Gaetano Vallone.

I consiglieri Arena e Scalfari sul divieto di utilizzo con Ordinanza n°10 del 9-05-2012.

I consiglieri comunali di Tropea Francesco Antonio Arena e Roberto Scalfari - foto Libertino
I consiglieri comunali di Tropea Francesco Antonio Arena e Roberto Scalfari – foto Libertino

Con un’altra interrogazione i Consiglieri del gruppo misto di Tropea, Arena e Scalfari, si rivolgono al sindaco, Gaetano Vallone, con richiesta di risposta scritta in merito al divieto di utilizzo dell’acqua pubblica, ai fini di consumo umano, relativo ai cittadini residenti nel quartiere “Marina Vescovado”.
Francesco Arena e Roberto Scalfari, infatti, hanno protocollato la richiesta venerdì scorso con cui chiedono notizie relative all’ordinanza n. 10 del 9.05.2012, che vietava, con decorrenza immediata e fino a nuovo ordine, ai cittadini residenti nel quartiere indicato, l’utilizzo dell’acqua pubblica, in quanto a seguito di esami di laboratorio, è risultata essere non potabile come riportato nella stessa succitata ordinanza.
Nello specifico i Consiglieri chiedono di conoscere: se e quando l’ordinanza in questione è stata revocata e con quali mezzi d’informazione la revoca è stata portata a conoscenza di tutti gli abitanti della zona interessata dall’interdizione; se ancora non revocata quali iniziative, il sindaco, intenda adottare per dare soluzione alla problematica e se, il primo cittadino, abbia previsto, ed in che termini, un piano d’emergenza per l’approvvigionamento idrico delle famiglie e delle attività commerciali che presuppongono l’utilizzo di acqua potabile in quell’area, al fine di soddisfare, chiaramente, i bisogni primari; ed infine, se si prevede per il mancato utilizzo dell’acqua pubblica da parte di costoro, un esonero dal pagamento del canone per il periodo interessato dalla vicenda.
“Detta interrogazione – affermano i firmatari dell’interrogazione – trova giustificazione nelle forti lamentele dei numerosi cittadini, residenti nella zona interessata dal divieto, in quanto nonostante siano trascorsi tre mesi dall’ordinanza non si è provveduto a risolvere il problema, ciò è stato riscontrato anche attraverso la circostanza che l’ordinanza di cui trattasi risulta, ad oggi, ancora affissa nell’anzidetta zona e di contro questa non risulta esser stata ancora revocata con lo stesso mezzo e altra fonte di cognizione”.
Arena e Scalfari si dicono convinti dell’urgenza di chiarimenti in merito al divieto, ben lieti di accogliere un’eventuale positiva notizia alla risoluzione del problema certificata però da documentazione allegata al riscontro dell’interrogazione presentata, degli eventuali ultimi risultati delle analisi di laboratorio comprovanti lo stato di salubrità e potabilità dell’acqua pubblica nell’area cittadina interessata.

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Caterina Sorbilli
Docente nelle scuole del I ciclo, collaboratrice storica di Tropeaedintorni.it, è giornalista pubblicista iscritta all'albo professionale dell'Ordine dei giornalisti della Calabria nell'elenco pubblicisti.