A Lei il Vescovo Attilio ha affidato il cammino della chiesa diocesana
Dopo le limitazioni legate alla pandemia, la comunità tropeana si è ritrovata per festeggiare la sua patrona, la Madonna di Romania
Il popolo Tropeano da sempre è fortemente legato a questa bellissima e prodigiosa Icona della Vergine santissima e aspettava con trepidazione, dopo ben due anni, di poter vedere la Santa Effigie uscire dalla Concattedrale e attraversare le vie della città per la processione. Di questa attesa trepidante si è fatto anche interprete il Sindaco della città Giovanni Macrì che nella preghiera rivolta alla Vergine al termine della solenne liturgia del mattino e presieduta dal Vescovo Attilio, così aveva pregato: “Patrona nostra bellissima, tra poche ore lascerai la Cattedrale e finalmente rivedrai le tue strade, i tuoi monumenti, il tuo mare, dona ad ogni pietra, ad ogni fiore, ad ognuno di noi la luce del tuo sguardo e quando le campane suoneranno e la musica si diffonderà sul piazzale in festa, rapiti dalla tua effige, i nostri occhi saranno lucidi, i nostri cuori batteranno forte”.
Nessuno è voluto mancare a questo appuntamento con la Madre, sopratutto molti tropeani lontani che per l’occasione hanno raggiunto il luogo natio per esprimere la propria devozione alla Vergine Santa nella consapevolezza che “ogni bene venne con Lei a Tropea”.
Ai tropeani si sono uniti i tanti turisti che ancora in queste settimane continuano ad affollare la nostra città e i molti fedeli provenienti da tutto il territorio della diocesi dove Maria è invocata come Patrona principale. Ed è proprio a Lei che il Vescovo Attilio ha voluto affidare il cammino della nostra chiesa, a quasi un anno dall’inizio del suo ministero episcopale, pubblicando alle ore 12 di giorno 9 settembre una lettera indirizzata alla diocesi dal titolo: “ Vedo che sei un profeta!”.
In questa lettera scritta col cuore di pastore, il Vescovo Attilio sottolinea che «abbiamo bisogno della Parola di Dio e più che mai anche di maestri che ci aiutino a comprenderla. Abbiamo bisogno di un culto che non si fermi ai riti ma che anzi affondi le sue radici nella relazione vitale con Dio in spirito e verità. Abbiamo bisogno – aggiunge – di imparare a discernere nella nostra storia personale la volontà di Dio e il suo disegno provvidente. Abbiamo bisogno di profeti che ci aiutino a illuminare il mistero della sofferenza, del dolore e della morte orientandolo alla grazia della Risurrezione. Abbiamo bisogno che i giovani possano trovare occasioni di incontro tra di loro e con Dio, oltre che con la verità di se stessi».
La Vergine di Romania possa accompagnare il desiderio di questa chiesa di camminare nei giorni che verranno, attingendo la forza del suo essere non da prospettive e logiche umane e mondane ma alla fonte di acqua viva della parola di Dio, l’unica capace di generare vita e ridare speranza per questo nostro territorio.
Il video in HD della Solenne Concelebrazione
Il video in HD della Incoronazione
don Francesco Sicari