Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Trasfigurati da Gesù.
Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte… Oggi Gesù continua a chiamare uomini e donne di tutto il mondo a continuare la sua missione. Forse i numeri della fioritura di vocazioni non sono molto esaltanti come in passato, ma di certo uguale è l’entusiasmo a seguire Cristo, prima sul monte per essere da Lui trasfigurati e poi inviati nel mondo. – I Missionari Redentoristi rispondono con gioia ad annunziare l’abbondante Redenzione operata da Cristo Redentore ad un mondo ferito e lacerato.
Dal Vangelo di questa Domenica (Mt 17,1-9)
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui.
Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo».
All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo.
Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti».
Trasfigurati e mandati da Gesù
♦ I Missionari Redentoristi rispondono con gioia ad annunziare l’abbondante Redenzione operata da Cristo Redentore ad un mondo ferito e lacerato.
♥ Di questi ultimi giorni è la notizia che la Chiesa cattolica nelle Filippine, sollecitata dai servizi fotografici fatti da un fratello redentorista Ciriaco Santiago (chiamato fratello Jun), ha deciso di aprire le porte delle chiese ai tossicodipendenti per sfuggire alle rappresaglie sanguinose della guerra antidroga. Infatti la singolare mostra fotografica organizzata dai Redentoristi all’ingresso del grande Santuario della Madonna del Perpetuo Soccorso in Baclaran è un richiamo a tutto il mondo “civile”.
♥ La stampa internazionale segue da vicino questa vicenda: il supporto della chiesa alla popolazione filippina nella cosiddetta “guerra della droga” che coinvolge anche la Comunità Redentorista di Baclaran.
Anche in Italia sono apparsi alcuni servizi: “Filippine, i preti-coraggio sfidano Duterte. Sensibilizzano l’opinione pubblica e promuovono una «resistenza non-convenzionale». Le chiese aprono le porte a dissidenti e latitanti, come nell’era del dittatore Marcos.
♥ “Aprite le porte! Le chiese cattoliche offrono riparo agli obiettivi della guerra alla droga del presidente Duterte. E nonostante il clima di paura nelle Filippine, un numero crescente di chiese hanno aperto le porte per mettere al sicuro le persone che corrono il rischio di essere uccisi in una campagna di esecuzioni extragiudiziali contro spacciatori di droga e tossicodipendenti, con le sue drammatiche conseguenze.
Una vera e propria «licenza di uccidere», come si intitola l’ultimo rapporto dell’Ong Human Rights Watch, pubblicato agi inizi di marzo, che parla di «crimini contro l’umanità».
♥ Non bastando le denunce della Chiesa filippina, la comunità dei battezzati ha cercato strade concrete per frenare l’ondata di esecuzioni che insanguina il paese. È nata così la campagna «Porte aperte» nelle chiese filippine, che hanno iniziato ad accogliere latitanti e tossicodipendenti che rischiano di essere uccisi a sangue freddo.
Un vero aiuto umanitario prima di tutto, e poi un invito alla redenzione di questo mondo ferito e lacerato.
♥ Nelle Filippine, come in altre parti del mondo, lo spirito, l’energia e l’entusiasmo dei sacerdoti, suore e fratelli religiosi, e laici che dedicano la loro vita al servizio della Chiesa e dei fratelli mostrano una grande speranza per il futuro.