Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Tradizione, custodia del fuoco.
La vera “tradizione è custodia del fuoco, non adorazione della cenere”: questa citazione da Gustav Mahler, compositore e direttore d’orchestra austriaco 1860-1911, può aiutare le popolazioni colpite dal terribile terremoto del 24/8/2016 a “pensare” come e cosa ricostruire dei loro luoghi. Inevitabilmente ci saranno cose che andranno perdute, ma l’importante sarà conservare e tramandare “quel fuoco” che ha permesso a generazioni di fare arrivare ai nostri giorni tesori di umanità, di arte, di cultura che il terremoto non può e non deve seppellire. Ma il rischio ci sarà: la politica e gli interessi di parti potrebbero portare più ad adorare la cenere delle macerie che a custodire e tramandare il “sacro fuoco” che ha animato la storia di queste terre martoriate dal sisma dei giorni scorsi.
L’isola della luce
♦ Da più di 150 anni nell’isola Papuyan, tra le Filippine e Formosa, non vi sbarcava missionario.
Quando nel 1951 P. Florentino Castagnon vi giunse, vi trovò un miracolo di vita civile e religiosa.
Gli abitanti, 117 uomini e 116 donne erano miti, capaci di coltivare bene i campi, vestire con un certo decoro. Quello che fece più meraviglia fu che avevano la loro chiesetta, i loro riti cattolici e perfino l’abito per presentarsi al Signore.
♦ Erano tutti cattolici, avevano tutti sentito parlare del Papa e onoravano con devozione speciale la Madonna.
♥ Da un secolo e mezzo, senza missionari, essi avevano tramandato di padre in figlio i principali misteri della fede cristiana, avevano battezzati da sé tutti i loro figli, avevano compendiato tutta la loro preghiera nella recita del Rosario, con i soli misteri gloriosi, perché quelli gaudiosi e dolorosi li avevano dimenticati.
♥ Alla domenica cantavano ancora, in latino, le litanie della Madonna.
Per più di 150 anni la vergine Maria, come madre premurosa, aveva conservato nei suoi figli, abbandonati da tutti, la fede cristiana.
♦ In due mesi di permanenza, P. Florentino non ha fatto nient’altro che amministrare Sacramenti, soprattutto Prime Comunioni e matrimoni.
(fonte: L’Osservatore Romano, 2 luglio 1952)
Dal Vangelo
In quel tempo Gesù disse: “Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te. (Mt. 11, 25-26).