Sardegna nuragica. Tomba dei giganti Li Mizzani (Gallura)
Monumenti funebri megalitici di epoca nuragica, diffusi in tutta la Sardegna, ma unici al mondo come tipologia, risalgono al terzo millennio a.C.
Adibiti a sepolture collettive, sono costituiti da una camera rettangolare di lunghezza variabile fra i sette e i trenta metri e un’altezza di circa 3 metri; sulla copertura, finita da lastre di pietra e terra, un solo varco, permetteva la deposizione dei morti, si pensa scarnificati; la parte anteriore si presenta come un’esedra composta da lastre di pietra infisse nel terreno verticalmente e degradanti in altezza verso l’esterno, mentre altre orizzontali formano un ampio sedile; al centro dell’esedra, in alcune delle tombe più antiche, si erge una stele alta anche quattro metri, talvolta liscia, ma spesso divisa in due settori simboleggianti il cielo e la terra, mentre una piccola apertura alla base di essa metterebbe in comunicazione il mondo dei vivi con quello dei morti.
Gli studiosi ipotizzano che la forma dell’intera struttura, simile in tutti questi monumenti, rappresenti una testa di toro, oppure un utero al momento del parto: il toro è sempre stato considerato una divinità maschile, simbolo di forza e potere e l ‘unione di esso con la Dea Madre, raffigurata dall’organo femminile, evochi la rinascita nell’aldilà.
La tomba di “li Mizzani”, in territorio della cittadina gallurese di Palau, è piccola, è lunga poco più di 7 metri, tuttavia, fin da tempi molto antichi, è stata meta di pellegrinaggio degli abitanti delle zone circostanti e, in tempi più recenti, anche di viaggiatori e turisti che vi si recavano e vi si recano con la speranza di trovare sollievo ai propri problemi di salute: per curare i propri mali, i visitatori stanno seduti con la schiena appoggiata alla stele e i piedi nudi sul terreno onde accumulare energia vitale: si crede infatti, che in questo luogo convergano flussi di energia dalla terra, dal cielo e dall’acqua che, durante lo scorrere dei millenni, si è accumulata nelle pietre granitiche usate per la costruzione della tomba.
Pertanto, alla sacralità del luogo si unisce una suggestione terapeutica.
Sulla panca i parenti del defunto compivano le cerimonie sacre e i riti dell’incubazione: durante un sonno-trance della durata di tre o cinque giorni si mettevano in contatto con la divinità e dai sogni che facevano, traevano auspici.
Il luogo in cui sorge questa tomba è certamente molto suggestivo: infatti, è situata in una stretta vallata, circondata da ginepri secolari, dai quali infinite cicale fanno un concerto in stereofonia. L’atmosfera che si respira è proprio magica.
Al mio arrivo, unica presenza umana, una matura signora straniera che, trasferitasi in Sardegna, a giorni alterni siede su queste pietre per curare gli acciacchi del corpo e dello spirito e, gentilmente, va via per permettermi di godere di quel luogo in piena solitudine.
Allora, anch’io mi sono poggiata su quelle pietre, ho chiuso gli occhi e il profumo intenso della macchia mediterranea, i suoni della natura, il clima gradevole, hanno prodotto in me una sensazione gradevole di benessere e di pace.
E’ stato scritto molto sulla presenza e sull’efficacia di queste radiazioni, la cui intensità è stata calcolata con strumenti moderni tra 14 e 90 hertz e gli studiosi assicurano che in questo luogo la bacchetta del rabdomante gira in maniera vorticosa.
L’uomo preistorico aveva un rapporto con la Madre Terra molto intimo e, come dimostra la scelta dei siti e l’orientamento delle costruzioni che tiene conto della posizione delle stelle e del sole negli equinozi, non lasciava nulla al caso.
Noi abbiamo perso questa sensibilità e queste conoscenze, ma il concetto di magia ci ha sempre e comunque affascinato, specie in quelle situazioni che la scienza non è in grado di dimostrare.
E’ indiscutibile che il contatto con una natura incontaminata infonda pace allo spirito e benessere al corpo, tanto più se c’è il valore aggiunto delle radiazioni elettromagnetiche che da millenni, così si tramanda, portino a guarigione i dolori dello spirito e le malattie del corpo e la cui efficacia é testimoniata dall’esperienza di tutti coloro che, nel tempo, mi hanno preceduto in questo luogo.