Le analisi dell’ARPACAL evidenziano un ottimo stato di salute delle nostre acque
Tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare
“E pur si move!”
I depuratori funzionano perfettamente, le analisi dell’ARPACAL evidenziano un ottimo stato di salute del nostro mare, il gruppo interforze controlla senza sosta il territorio per individuare “improbabili” scarichi abusivi e pur il mare è un’autentica cloaca.
“E pur si move!”, tanto avrebbe dichiarato un contemporaneo Galileo Galilei messo alle strette di fronte all’odierno Tribunale dell’Inquisizione che continua a negare un’evidenza disarmante ostentando dati che alla luce delle quotidiane rappresentazioni appaiono dal contenuto molto discutibile. Da giorni, o per meglio dire da settimane, il nostro splendido mare, senza soluzione di continuità, si è trasformato in una fogna ed il suo colore in qualcosa di improponibile che ricorda, più che lo smeraldo, il verde delle acque palustri. Il tutto per il “piacere” dei Tropeani e delle migliaia di turisti che assistono inermi ed inorriditi al triste spettacolo.
Non sono in grado di dire da cosa dipenda cotanto scempio; certamente c’è la mano dell’uomo, di tanti deficienti privi di scrupoli che non comprendendo la portata del loro sacrilegio ovvero infischiandosene, da stupidi quali sono, non capiscono che la rovina della nostra più grande bellezza sarà anche la loro tomba. Verosimilmente i controlli ci sono, le analisi dell’ARPACAL sullo stato di salute del nostro mare sono impeccabili ed i depuratori funzionano perfettamente, eppure la situazione è quella rappresentata e, se permettete, da comune cittadino mi indigno e chiedo pubblicamente conto di questa vergognosa ed annosa situazione che si consuma sotto lo sguardo vigile di una platea di soggetti la cui azione, a mio avviso, dovrebbe essere molto, decisamente molto, più incisiva.
Suggerisco al Sindaco, dunque, che mi riferiscono letteralmente assalito da una moltitudine di turisti e concittadini giustamente imbufaliti, ai quali consiglio di far pervenire le loro proteste documentate anche ad altre Autorità, di alzare, per quanto di sua competenza, il livello di attenzione ed azione ricorrendo, se necessario, pure a forme di protesta estrema. Di certo potrebbe contare sul sostegno di tanti, il mio per primo.
Pensare di potere lavare i panni sporchi in casa all’epoca di Internet è da sciocchi, ragion per cui ritengo che la cosa più saggia sia quella di affrontare a viso aperto e senza timore la problematica elaborando un piano di azione aperto al contributo di tutti i volenterosi. La rovina del mare sarebbe la nostra fine ed il tempo dell’attesa è abbondantemente scaduto!
Avv. Giovanni Macrì