Cultura e Società

Presepe vivente a Caria

L’iniziativa

Durante la serata la degustazione dei dolci tipici

Guardare avanti, aprirsi al mondo, senza però rinunciare ai valori fondamentali della civiltà rurale, a cominciare da quelli cristiani. Con questo spirito Caria dà il via alla dodicesima edizione del presepe vivente. L’iniziativa, si terrà questa sera, con inizio alle ore 17, quando, all’inizio di via Garibaldi, giungeranno Giuseppe e Maria. Il corteo, ricco di pastori e di antiche figure di artigiani arriverà poi a Casalvecchio nel centro storico del paese, dove sarà rappresentata, in una suggestiva scena, la Natività. «Un evento ideato da un gruppo di persone della nostra comunità – racconta Francesco Pugliese, organizzatore dell’evento insieme a Romana Naso regista dell’iniziativa. Il 28 dicembre tutto sembra fermarsi, un vero e proprio ritorno nel passato – spiegano – anche il tempo sembra annullarsi per dar vita ad una seconda Betlemme». Una lampante verità. Il set sarà animato da moltissimi figuranti, che interpreteranno i lavori del tempo, quali artigiani, contadini, pastori. La suggestiva rappresentazione della natività sarà resa ancora più realistica dai costumi indossati, tutti ispirati a quell’epoca storica. Una devozione infinita, insomma, che oltre a far rivivere la notte della nascita di Cristo, finisce per rendere omaggio anche alla memoria. Durante la serata si potranno degustare i dolci tipici natalizi preparati dalle donne del posto e il tutto sarà arricchito da una mostra di un grandissimo artista del posto, Gerolamo Naso che con le sue opere, tutte ispirate al mondo rurale, farà rivivere intensi ricordi del passato.

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