Club Unesco e associazioni firmano patto per salvare borghi e tecniche costruttive antiche
Accordi tra Club Unesco di Tolentino, Tropea e Foligno per progetti su identità locale e recupero dell’edilizia tradizionale. Obiettivo: candidatura a patrimonio Unesco
Macerata: un patto che unisce due mari e ridisegna il futuro dei territori. Si è chiusa a Macerata la due giorni di confronto tra i Club per l’Unesco di Tolentino Terre Maceratesi, Tropea e Foligno-Valle del Clitunno, insieme all’Università di Macerata e a una rete di associazioni, per firmare due accordi strategici: “Un ponte tra i due mari” e “Di Terra e di Mare”. Obiettivo comune: valorizzare l’architettura vernacolare in terra cruda, contrastare lo spopolamento e candidare queste tecniche a patrimonio immateriale Unesco.
Tra visite e dibattiti: il ruolo di Villa Ficana
Al centro del meeting, ospitato al Polo Didattico Bertelli, non solo tavole rotonde ma anche azioni sul campo. Le delegazioni hanno visitato Villa Ficana, borgo ottocentesco simbolo dell’edilizia in terra e paglia, oggi ecomuseo vivo. Un luogo che incarna la storia contadina e diventa laboratorio per sperimentazioni future, dimostrando come tradizione e innovazione possano coesistere.
Accordi operativi: cosa prevedono
Il primo patto, “Un ponte tra i due mari”, punta a creare sinergie tra Adriatico e Tirreno attraverso progetti su:
• Didattica (formazione su tecniche costruttive antiche);
• Turismo ecosostenibile (itinerari tra borghi e coste);
• Salvaguardia ambientale (lotta alla cementificazione e tutela paesaggio).
Il secondo, “Di Terra e di Mare”, coinvolge associazioni come Mare Vitae APS, Agrituraso, Tra Montana, Venti di Cultura e GRUCA Ets in una rete per promuovere il turismo relazionale e attuare la Convenzione di Faro sul valore del patrimonio culturale per la società.
Dalle parole ai fatti: le prossime tappe
«Serve animare il territorio per far comprendere il valore di queste architetture», ha spiegato Pierluigi Feliciati (Unimc), moderatore degli incontri. Priorità a breve: coinvolgere istituzioni e comunità locali, con eventi di sensibilizzazione e azioni pilota. Intanto, i Club Unesco guardano all’esperienza del Concorso FICLU 2024, dove i progetti su borghi in terra cruda hanno già ottenuto riconoscimenti.
«Incontri come questo sono semi di futuro», ha commentato Katiuscia Cassetta, assessore alla cultura di Macerata. «Qui si uniscono saperi antichi e visione internazionale: è la strada per ridare vita ai territori».