Fede e dintorni

Tentati dallo scoraggiamento

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Tentati dallo scoraggiamento.

Nella vita spirituale è frequente la tentazione dello scoraggiamento: si prega ma Dio sembra non ascoltare, si ascolta o si legge la Parola di Dio e non la si capisce o la si dimentica subito, si fa la comunione e sembra di non migliorare mai. E quindi la tentazione: vale proprio la pena insistere quando non si vedono risultati? E molti mollano. – Il risultato c’è, ma a volte non ce ne rendiamo conto. Come sacerdote, a tante persone venute a confessarsi e scoraggiate di non vedere progressi, dicevo: “Se tu fino adesso non avessi pregato, non avessi ascoltato il vangelo, non avessi fatto nessuna comunione… come saresti ora? Tu continui ad avere sete di Dio e questo è già un traguardo. Altri, che hanno mollato, sono ormai senza speranza. Basta guardarsi attorno. – “Voi, fratelli, non lasciatevi scoraggiare nel fare il bene” (San Paolo ai Tessalonicesi, 2-3,13).

Una cesta per portare acqua? Ecco una breve storia da prendere in considerazione.
♦ C’era un ragazzo che viveva con suo nonno in una fattoria. Ogni mattina il nonno, che era cristiano, si alzava presto e dedicava del tempo a leggere le Scritture.
Il nipote cercava di imitarlo in qualche modo, ma un giorno chiese: -“Nonno, io cerco di leggere la Bibbia ma anche le poche volte che riesco a capirci qualcosa, la dimentico quasi subito. Allora a cosa serve? Tanto vale che non la legga più!”.
♦ Il nonno terminò tranquillamente di mettere nella stufa il carbone che stava in una cesta, poi porgendola al nipote disse: “Vai al fiume, e portami una cesta d’acqua”.
Il ragazzo andò, ma ovviamente quando tornò non era rimasta acqua nella cesta.
♦ Il nonno ridacchiò e disse: “Beh, devi essere un po’ più rapido. Dai, muoviti, torna al fiume e prendi l’acqua”.
Ma anche il secondo tentativo, naturalmente, fallì. Il nipote, senza fiato, disse che era una cosa impossibile, e si mise a cercare un secchio.
♦ Ma il nonno insistette: “Non ti ho chiesto un secchio d’acqua, ma una cesta d’acqua. Torna al fiume”.
A quel punto il giovane sapeva che non ce l’avrebbe fatta, ma andò ugualmente per dimostrare al vecchio che era inutile, per quanto fosse svelto l’acqua filtrava dai buchi della cesta.
Così tornò al fiume e portò la cesta vuota al nonno, dicendo: “Vedi? Non serve a niente!”.
“Sei sicuro? – disse il nonno – Guarda un po’ la cesta”.
Il ragazzo guardò: la cesta, che prima era tutta nera di carbone, adesso era perfettamente pulita!
♥ “Figlio, questo è ciò che succede quando leggi la Bibbia. Non capirai tutto, né ricorderai sempre ciò che hai letto, ma quando la leggi ti cambierà dall’interno. Dio lavora così nella nostra vita, ci raffina interiormente e a poco a poco ci trasforma perché possiamo assomigliargli”.

(fonte: dal web).

Si può portare acqua con una cesta? Certamente no. Però se bisognerà farlo, la cesta resterà lavata e pulita. Nella vita spirituale è frequente la tentazione dello scoraggiamento: vale proprio la pena insistere con preghiere e pratiche religiose quando non si vedono risultati? E molti mollano. Eppure il risultato c’è, ma a volte non ce ne rendiamo conto. Almeno si resterà meno sporchi, anzi puliti! Come la cesta che porta l’acqua.

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