Fede e dintorni

Tempo di luce nel Dio fatto carne

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Tempo di luce nel Dio fatto carne.

– Nel mirabile Prologo del Vangelo di Giovanni oggi la liturgia ci invita ad approfondire il significato del Natale.
– Solo contemplando l’Incarnazione del Figlio unigenito di Dio possiamo comprendere l’identità di quel Bambino che abbiamo contemplato nella semplice povertà di Betlemme.
– Mentre un profondo silenzio avvolgeva tutte le cose e la notte era a metà del suo rapido corso, la tua parola onnipotente, o Signore, è scesa dai cieli, dal tuo trono regale.
– La tua luce, o Dio dirada le tenebre del mondo e del nostro cuore. – Tu, Dio, luce dei credenti, riempi della tua gloria il mondo intero, e rivelati a tutti i popoli nello splendore della tua luce.
– Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi. – Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato. – Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto grazia su grazia.

Dal Vangelo di questa domenica (Gv 1,1-18).
♦ In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta.
♦ Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, 13i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati.
♥  E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità.
♦ Giovanni gli dà testimonianza e proclama: «Era di lui che io dissi: Colui che viene dopo di me è avanti a me, perché era prima di me».
Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato.

Contempliamo la luce di Dio.
♦ Celebriamo una domenica particolare che ci fa gustare ancora una volta la dolcezza del Natale e ci invita a distenderci spiritualmente contemplando la grande luce che è apparsa nel mondo con l’Incarnazione del Figlio di Dio, luce che nemmeno le tenebre più fitte possono oscurare.
♥  La Parola eterna di Dio, che è luce e vita dell’universo, nasce come uomo per rivelare l’amore del Padre, per far rinascere coloro che la accolgono e così si inseriscono in una vita nuova, la vita dei figli di Dio.
Oggi siamo quindi chiamati a ricordarci che tutti i doni di Dio ci sono ridati per mezzo di Gesù, perché lui è il mediatore della nostra alleanza con Dio.
Contempliamo l’elezione che Dio ha fatto di noi da tutta l’eternità e la ammiriamo con spirito di adorazione e di gratitudine, coscienti di non poterla afferrare pienamente, ma solo contemplarla con amore.
♦ Acclamiamo anche noi con il salmista: «Canterò in eterno l’amore del Signore» (Sal 89,2).
(don Tiberio Cantaboni).

Per la preghiera
* O Dio, nello stupore del Natale, ti esprimiamo nella preghiera la nostra lode e riconoscenza e ti chiediamo: donaci sempre la tua luce!”.
* O Cristo, fa’ che, contemplando Te, Verbo fatto carne, la Chiesa apprenda a riconoscere e annunciare al mondo i doni della tua salvezza.
* Spirito Santo, irradia la tua luce perché le leggi promulgate nei vari Stati del mondo siano sempre proposte e attuate secondo il criterio della verità e della giustizia sociale.
* Trinità santissima, sostieni chi ha scelto di mettersi alla sequela di Cristo, secondo la propria vocazione, e possa donare totalmente la vita alla causa del Vangelo.
* Madre di Dio e Madre nostra, aiutaci sempre a trovare nella Parola e nella Eucaristia la fonte della nostra testimonianza, come tu contemplavi e trovavi nel Bambino Gesù il coraggio di affrontare e superare ogni difficoltà.

La liturgia ci invita di approfondire il significato del Natale nel Prologo di Giovanni. – Questo testo ci permette di contemplare l’Incarnazione del Figlio unigenito di Dio e comprendere l’identità di quel Bambino che abbiamo contemplato nella semplice povertà di Betlemme. – Mentre un profondo silenzio avvolgeva tutte le cose e la notte era a metà del suo rapido corso, la tua Parola onnipotente, o Signore, è scesa dai cieli, dal tuo trono regale. – Grazie, o Dio, perché la tua luce dirada le tenebre del mondo e del nostro cuore.

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