Carmine Barrese e Anna Repice operano la caretta caretta ritrovata dal signor Michele Di Costa
Un esemplare di tartaruga (caretta caretta linnaeus 1758) è stato salvato da una morte certa grazie all’intervento del Centro veterinario di Tropea. La tartaruga è stata recuperata a circa 10 miglia a largo dalla costa di Capo Vaticano dal titolare della Sea sport servizi nautici, il signor Michele Di Costa, mentre era in compagnia della famiglia Lauria, di ritorno da un’escursione a Stromboli. Dopo il salvataggio della tartaruga, in evidente stato di difficoltà, sono stati avvertiti gli enti di competenza (dapprima il dottor Piro da Isola Capo Rizzuto, poi il dottor Paolillo del WWF e la responsabile per il recupero di questa tipologia di animali, che si trovava a Serra San Bruno).
Speriamo che il gesto del signor Di Costa possa essere d’esempio
Dopo il recupero in mare, l’animale è stato prontamente trasferito al Centro veterinario di Tropea dalla guardia costiera. Ad attenderlo c’erano il dottor Carmine Barrese e la dottoressa Anna Repice, che hanno prestato le prime cure di pronto soccorso ed hanno quindi stabilizzato il loro paziente, «che era in stato di stock – spiegano i veterinari – , disidratato e con una evidente lesione sul fianco sinistro del piastrone».
«Si tratta della tipologia più comune di tartaruga del mar Mediterraneo – aggiunge il dottor Barrese – ma la specie è fortemente minacciata ed è ormai al limite di estinzione nelle acque territoriali italiane, perciò speriamo che il gesto del signor Di Costa possa essere d’esempio per tutti quelli che vedono un animale in pericolo durante le loro escursioni».
Grazie alle cure prestate presso il CVT, quindi, la tartaruga potrà un giorno tornare a nuotare libera nei mari e, forse, la sua storia servirà a tante persone da esempio affinché altri esemplari in difficoltà non siano lasciati a un triste destino.
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(foto servizio di Salvatore Libertino in esclusiva per Tropeaedintorni.it)