Una pubblicità itinerante sulla Regione esclude tra le immagini la sua città simbolo: Tropea. Nonostante l’iniziativa sia di grande valore per la promozione turistica calabrese è certo che non si può parlare di Calabria senza ricordare la località principale del turismo regionale.
di Bruno Cimino
foto Archivio Trophaeum
Tropea – La Regione Calabria ha varato una promozione per il rilancio turistico del suo territorio. Si tratta di una mega pubblicità per immagini, già esposte nella stazione centrale di Milano e attualmente in quella di Roma Termini.
L’assessore alla cultura ed al turismo Gentile ha fatto le cose in grande, non ha badato a spese ed ha scelto un sistema di presentazione “itinerante” di grande efficacia. Insomma, non c’è dubbio: l’impatto visivo è scontato.
Tra il pubblico milanese e romano c’è però chi ha notato un errore, diciamo, veniale: tra le stupende foto esposte, che nella sola stazione Termini di Roma occupano uno spazio di almeno 100 metri, non c’era un fotogramma su Tropea. Sia ben chiaro che per chi scrive la Calabria è tutta bella, da promuovere e da valorizzare ma, come ha scritto il presidente della Trophaeum Salvatore Libertino all’assessore Gentile, “non si può parlare di Calabria senza indicare Tropea”. Tant’è che per domanda fa un esempio ovvio: “quando sotto il profilo turistico l’Italia viene presentata all’estero, Lei pensa che si possano tralasciare la laguna di Venezia, il Colosseo di Roma, i ponti di Firenze, il Duomo di Milano, la Torre di Pisa ecc.?”.
Concordiamo con Libertino e lo facciamo anche per rispetto del lavoro di tutti coloro che da oltre cinquant’anni hanno contribuito a fare di Tropea la locomotiva della Calabria, la Perla del Tirreno e Capitale del Turismo. E non è un fatto insignificante, caro assessore Gentile, se negli ultimi tre anni la patria di Domenico Arena, Pasquale Galluppi, Raf Vallone e degli attuali abitanti si sia aggiudicata, per esempio, l’ambito riconoscimento delle cinque vele di Legambiente.
Ma il rispetto è doveroso anche nei confronti delle migliaia e migliaia di turisti, (non importa se soggiornano tra Capo Vaticano e Briatico) i quali ogni anno riscelgono questi luoghi per godere della maestosità dell’Isola Bella o dei panorami più mozzafiato d’Italia. Questo affinché si abbiano orecchie per intendere che Tropea non solo è un grande serbatoio di interessi economici, politici e sociali per tutta la Regione, ma è anche da qui che si proiettano tante di quelle fortune turistiche, molte delle quali ancora non sono state completamente fatte decollare.
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