Cultura e Società

Starnone: “Soddisfatto di essere qui”

Se con la sua particolare atmosfera la prima serata del “Premio letterario Tropea” ha aperto in grande stile questa attesissima manifestazione, per la seconda serata della manifestazione promossa dall’Accademia degli Affaticati sono iniziati ad arrivare gli attesi ospiti d’eccellenza. Ad arricchire la serata, infatti, per dirla con le parole del padrone di casa Pasqualino Pandullo, c’è stata «tanta bella gente»: a partire dalla famosa giornalista Carmen Lasorella ed il “magnifico” rettore dell’Università della Calabria Giovanni La Torre, giunto a sorpresa con un giorno di anticipo, per finire con il rappresentante del consolato spagnolo Cristina Segura Garsia, giusto per citarne alcuni.
Sul palco, però, il protagonista della seconda serata del “Premio letterario nazionale Tropea – Una regione per leggere” è stato di certo il sessantacinquenne napoletano Domenico Starnone, ex docente di materie letterarie che oggi vive a Roma.

Tra gli autori che compongono la terna è forse il più navigato, avendo alle spalle una lunga lista di pubblicazioni con “I Classici Feltrinelli”, oltre che una solida esperienza da redattore delle pagine culturali del “Manifesto”, giornale con cui collabora tuttora. Ma Starnone ha lavorato molto anche per il cinema, perché dai suoi libri, infatti, sono stati tratti film come “La scuola”, di Daniele Lucchetti, “Auguri, professore”, di Riccardo Milani, e “Denti” di Gabriele Salvatores. Il culmine della fama come scrittore lo ha raggiunto nel 2001, quando ha infatti vinto il prestigioso “Premio Strega” con il romanzo “Via Gemito”.
Oggi l’autore partenopeo è quindi tra i finalisti in lizza per il “Tropea” ed una nostra piccola indagine, condotta su di un campione abbastanza rappresentativo di sindaci votanti e di componenti della giuria popolare, vede il suo libro “Prima esecuzione”, edito da Feltrinelli, prevalere con un leggero margine di gradimento su quello della giovane autrice di Tirana Ornela Vorpsi, e quasi appaiato con “Ragionevoli dubbi” di Gianrico Carofiglio. Di là da ogni pronostico, comunque, che vede favorito proprio quest’ultimo autore per la premiazione finale, abbiamo chiesto a Starnone di descriverci lo stato d’animo col quale affronta questi particolari ed importanti eventi ed il “Tropea” in particolare.
«Partecipare a queste manifestazioni per me è un modo di accompagnare il libro nel suo viaggio – spiega il professore -, perché quando l’autore finisce di scriverlo, il libro diventa un oggetto, ed è il libro che comincia a prendere l’autore per mano ed a trascinarselo dietro».
Parlando quindi del premio “Tropea”, Starnone si dice felice di essere presente ed anzi precisa: «io vi ringrazio, perché siete stati voi a scegliermi tra i candidati al premio Tropea ed a portarmi qui, e quando ho ricevuto l’invito – conclude – sono venuto molto volentieri».

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Francesco Barritta
Docente ordinario di Lingua e letteratura italiana e Storia presso il Nautico di Pizzo (VV), è giornalista iscritto all'albo professionale dell'Ordine dei giornalisti della Calabria, elenco pubblicisti. Ha diretto varie testate giornalistiche, tra cui Tropeaedintorni.it