Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Stare con i poveri.
Papa Francesco ha davvero messo al centro della sua visita pastorale nelle Filippine le persone povere, sofferenti, dimenticate e indifese. Qualcuno lo ha tacciato di comunismo e papa Francesco ha risposto: “Stare con i poveri è stare con il Vangelo!”.
Accanto a papa Francesco il mondo ha potuto notare e ammirare il cardinale Luis Antonio G. Tagle, arcivescovo di Manila: piccolo, sorridente, attento. Egli si è detto «ottimista riguardo alle nuove energie che il messaggio di Papa Francesco, i suoi appelli e i suoi gesti potranno suscitare per fare ancora di più per i poveri.
E l’arcivescovo di Manila esprime i suo desideri, che sono davvero un bel sogno:
- Mi piacerebbe vedere l’impegno di accademici e intellettuali nell’individuare le radici della disuguaglianza sociale e proporre cambiamenti strutturali.
- Mi piacerebbe vedere anche le grandi imprese e aziende riesaminare il modo in cui la loro attività può promuovere lo sviluppo sociale e non soltanto il profitto.
- Mi piacerebbe vedere un maggiore accesso dei poveri alle risorse educative, mediche e spirituali.
- Infine mi piacerebbe vedere i poveri trattati non solo come beneficiari della gentilezza altrui, ma anche come agenti attivi del proprio sviluppo personale, come anche di quello sociale, attraverso un sistema di consultazione che permetta loro di essere ascoltati e di partecipare.
Stare con i poveri, ma non a parole, è la grande impresa per costruire una nuova umanità.
Bibbia. Vangelo di Giovanni.
Allora Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che doveva poi tradirlo, disse: “Perché quest’olio profumato non si è venduto per trecento danari per poi darli ai poveri?” Questo egli disse non perché gl’importasse dei poveri, ma perché era ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro. Gesù allora disse: “Lasciala fare ora… I poveri li avrete sempre con voi”. (cap. 12,4-8).