Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Stare con Gesù ravviva la nostra esistenza.
– Oggi è la terza domenica di Pasqua. Gesù si mostra ai discepoli, li invita a toccare il suo corpo glorioso e propone di mangiare con loro. È veramente lui, il Cristo, il Risorto.
– Egli fin dall’inizio della sua vita pubblica, scelse dei discepoli perché stessero con lui, perché, vivendo con lui, seguendo i suoi esempi e le sue istruzioni, fossero formati per diventare suoi testimoni qualificati tra le genti.
– Gesù li formò innanzitutto alla sottomissione alla volontà del Padre, cioè all’amore della croce e allo svuotamento di se stessi e li costituì suoi testimoni, affidando loro il compito di annunciarlo al mondo.
– Anche per noi, oggi, stare con Gesù comporta l’impegno ad aprire a chi crede in Lui le porte del regno dei cieli, a far rinascere a vita nuova quanti accolgono la sua luce, sapendo che in Cristo morto è redenta la nostra morte, in Lui risorto tutta la vita risorge. – Oggi ricorre la 97a Giornata per l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
♦ Dal Vangelo di questa domenica (Lc 24,35-48).
In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano [agli Undici e a quelli che erano con loro] ciò che era accaduto lungo la via e come avevano riconosciuto [Gesù] nello spezzare il pane.
♦ Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.
♦ Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».
Stare con Gesù: guardarlo, toccarlo, mangiare con lui e di lui.
♦ L’evangelista Luca riporta la testimonianza pasquale che i due discepoli di Emmaus danno agli Undici che erano a Gerusalemme: il Risorto ha camminato con loro lungo la via ed essi lo hanno riconosciuto allo spezzare del pane.
♦ Mentre essi narravano le meraviglie di cui erano stati testimoni, Gesù si manifesta donando loro la pace. Egli chiede loro di guardare e toccare i segni della sua passione e di poter mangiare qualcosa. Il Crocifisso è risuscitato nel suo vero corpo!
♥ “Guardare” è il linguaggio della carità: occorre contemplare il Risorto con il cuore.
♥ “Toccare” è sinonimo di abbracciare.
♥ “Mangiare” è il verbo della vita, l’espressione del banchetto eucaristico.
Occorre aderire a Lui con cuore contrito per ricevere la grazia del perdono. Egli intercede per noi peccatori come nostro avvocato presso il Padre, come Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo.
Autore della vita, Santo e Giusto, rinnegato e ucciso dagli uomini, è stato glorificato dal Padre.
♥ L’Eucaristia, che rende presente il mistero della passione, morte e risurrezione del Signore, diventa «sorgente della rinnovata giovinezza dello spirito». Nell’Eucaristia Cristo attua sempre nuovamente il dono di sé che ha fatto sulla Croce.
Tutta la vita di Gesù è un atto di totale condivisione di sé per amore; perciò egli amava stare con i discepoli e con le persone che aveva modo di conoscere. (Papa Francesco).
(don Francesco Dell’Orco in ladomenica.it).
Per la preghiera.
♥ Sempre dobbiamo rivolgere al Signore la nostra fiduciosa preghiera, perché ci renda persone nuove pacificate nell’amore.
♦- Signore, apri il nostro cuore alla comprensione della tua Parola e trasforma la nostra tristezza nella speranza certa della tua presenza in mezzo a noi.
♦- Signore Gesù, tu sei il buon Samaritano, che ridoni vita alla nostra umanità inferma, facci percorrere sempre i sentieri della pace per collaborare alla gioia dei nostri fratelli.
♦- Signore, donaci di esultare per la per la ritrovata dignità filiale e rinnova sempre il nostro spirito.
♦- Signore Gesù, nella tua gloriosa morte hai posto il fondamento della riconciliazione e della pace, come gli apostoli rendici tuoi testimoni dell’umanità nuova pacificata nel tuo amore. Amen.
97a Giornata per l’Università Cattolica.
In preghiera per l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
♦ Cuore divino di Gesù, ti ringraziamo per aver ispirato i fondatori dell’Università Cattolica: il francescano padre Agostino Gemelli, la venerabile Armida Barelli, mons. Francesco Olgiati, il medico Ludovico Necchi, il conte Ernesto Lombardo.
♦ Accompagna con la tua benedizione lo sviluppo dell’Ateneo dei cattolici italiani perché, in questo tempo segnato dalla pandemia, contribuisca con scienza e coscienza al rinnovamento della società, particolarmente negli ambiti della politica, della cultura e della sanità, recuperando la centralità della persona umana e ridefinendo le sue responsabilità in un mondo in costante mutamento.
♦ Fa’ che prepari personalità che con cuore sapiente, mente illuminata, mani operose e solida fede siano capaci di accompagnare l’umanità verso un futuro migliore, leader intraprendenti per sviluppare un’economia e una finanza a servizio di tutti, per promuovere legislazioni che siano baluardo di tutela agli oppressi, per gestire in modo solidale i flussi migratori, per attuare politiche virtuose a salvaguardia dell’ambiente, e realizzare uno sviluppo sostenibile. Amen!
(don Francesco Dell’Orco in ladomenica.it).