Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Sposa e madre, santa nella quotidianità.
Nel pomeriggio di sabato 4 maggio 2019 il cardinale prefetto della Congregazione delle cause dei santi ha celebrato a Città del Messico, a nome di Papa Francesco, la messa per la beatificazione di María Concepción Cabrera, nota come Conchita.
– Donna dotata di grandi qualità e arricchita di doni mistici, seppe utilizzare i talenti umani e spirituali mettendoli al servizio dei fratelli, specialmente dei sacerdoti.
– Fu scrittrice prolifica, riuscendo a produrre una lunga serie di libri e opuscoli, e, al contempo, a raggiungere le vette della contemplazione e della mistica. Ebbe anche una forte propensione all’apostolato e divenne l’ispiratrice delle Opere della Croce, fiorenti soprattutto in Messico.
– Anche se laica sentì forte la sua vocazione:«La tua missione è salvare anime»… Si unì stretta a Cristo: «Gesù Salvatore degli uomini, salvali tutti!»
Una donna ordinaria davvero in gamba
♦ Conchita è una delle figure femminili più famose del Messico vissute a cavallo tra la seconda metà del XIX e la prima metà del XX secolo. Proveniente da una ricca famiglia, sposa di un uomo di provata virtù, madre di nove figli e vedova esemplare, visse i doni ricevuti da Dio riuscendo a esercitare nel quotidiano le virtù cristiane.
♦ Nata a San Luis Potosí, in Messico, l’8 dicembre 1862, fu la settima dei dodici figli dei coniugi Octaviano Cabrera e Clara Arias. La sua famiglia apparteneva a una classe sociale elevata. I genitori erano ferventi cristiani e fin da piccola le avevano insegnato a recitare quotidianamente il rosario. Due giorni dopo la nascita, venne battezzata da uno zio sacerdote. Ancora bambina ricevette la cresima e, nel 1872, la prima comunione, nella solennità dell’Immacolata Concezione.
♦ Dopo aver ricevuto una formazione scolastica molto rudimentale e scarna, a tredici anni cominciò a frequentare il suo futuro sposo, Francisco Armida. Il fidanzamento durò circa nove anni, nei quali la ragazza continuò la sua vita di preghiera e di ricerca di perfezione cristiana.
♦ Grazie alla sua spiccata spiritualità venne autorizzata a ricevere l’Eucaristia tre volte alla settimana, ma ben presto l’autorizzazione divenne quotidiana. Fin dai primi anni sentì aumentare un’attrazione per l’ascesi e la riparazione, che concretizzò nell’uso di un cilicio e di altri strumenti di penitenza.
♦ A poco a poco, sorse in lei uno spirito apostolico che la portò a insegnare il catechismo ai figli dei lavoratori che prestavano servizio nella sua famiglia. Ai piccoli insegnò anche a scrivere e a leggere. Fin da giovane mostrò anche uno spiccato talento per la scrittura, realizzando nel 1878 la sua prima opera: Historia de una muy pacifica família.
Sposa e madre con una vocazione speciale
♦ L’8 novembre 1884 sposò Francisco e con lui formò una famiglia dove trovava ampio spazio la devozione mariana e dove la priorità era l’educazione cristiana dei figli per condurli alla pratica delle virtù.
♦ Dal matrimonio nacquero nove figli, due dei quali, Carlos e Pedro, morirono in tenera età. Il figlio Manuel entrerà nella Compagnia di Gesù e la figlia Concepción tra le religiose da lei fondate, con il nome di Teresa di Maria Immacolata.
♥ Nell’agosto del 1889 María Concepción partecipò ai suoi primi esercizi spirituali, dove scoprì quello che sarebbe stato il suo ruolo nella Chiesa: «La tua missione è salvare anime». Più tardi questa missione si concretizzerà in una espressione che riempirà tutta la sua vita «Gesù Salvatore degli uomini, salvali!» e la porterà a vivere affinché il Signore potesse effondere il suo Spirito e tutti gli uomini fossero salvi.
♥ Crescendo sempre più nella vita interiore, Conchita fu oggetto di alcune grazie speciali, come il matrimonio spirituale e l’esperienza dell’incarnazione mistica. Intendeva la vita spirituale come vita trinitaria, configurazione con Cristo e vita nello Spirito Santo, sviluppo dei doni ricevuti nel battesimo.
Vedova, fondatrice e scrittrice
♦ Il 17 settembre 1901, dopo 17 anni di vita matrimoniale, Francisco morì a Città del Messico, dove si era trasferita la famiglia da San Luis Potosí.
Rimasta vedova, María Concepción si dedicò all’apostolato e all’annuncio del Vangelo e, dopo aver ottenuto il permesso dal vescovo, promosse alcune istituzioni e congregazioni religiose
♥ Unico caso nella storia delle fondazioni religiose, ella ispirò e promosse cinque Istituti, definiti le “opere della Croce”: due congregazioni religiose e tre opere apostoliche, senza assumerne né il ruolo di fondatrice né, tanto meno, la carica e i poteri di superiora generale. Esse sono: l’Apostolato della Croce, le religiose della Croce e del Sacro Cuore di Gesù, l’Alleanza dell’amore con il Sacro Cuore di Gesù, la Lega apostolica, i Missionari dello Spirito Santo. A queste opere va aggiunta la Crociata delle anime vittime.
♥ L’ampia attività letteraria di Conchita comprende opere devozionali e alcune riguardanti la sua evoluzione spirituale e i fenomeni mistici che sperimentò, così come le relazioni scritte in obbedienza ai suoi direttori spirituali.
I suoi manoscritti sono raccolti in 158 volumi; le opere pubblicate sono 46.
♥ Nel suo diario spirituale, chiamato anche Cuenta de Conciencia, narra le vicende interiori di quaranta anni della sua vita. I contenuti di questi scritti riflettono la devozione appassionata a Cristo e il suo desiderio di farlo amare e conoscere.
♦ Morì il 3 marzo 1937, dopo aver ricevuto i sacramenti, circondata da fama di santità.
Ai funerali parteciparono numerosi fedeli, religiosi e religiose dei suoi istituti e sacerdoti. Venne tumulata nel cimitero spagnolo, nella cripta delle religiose della Croce del Sacro Cuore di Gesù.
Il 15 maggio del 1974 i suoi resti mortali sono stati traslati nella cripta della cappella all’Altillo, a Città del Messico. Giovanni Paolo II l’ha dichiarata venerabile il 20 dicembre 1999.
(fonte: cf Osservatore Romano, 4 maggio 2019).