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Sofficini fatti in casa
Procedimento:
Preparare la pasta choux (meglio conosciuta come pasta sciù, quella per fare anche i bignè, per intenderci). Scaldare il latte (o l’acqua) col burro e il sale, appena bolle, buttare la farina tutta d’un colpo per non creare grumi. Mescolare energicamente e quando il composto si stacca dai bordi della pentola (dopo due minuti), togliere la pentola dal fuoco e lasciarlo raffreddare.
Una volta freddo, formare tante palline e sul piano di lavoro, aiutandovi con la farina, spianatele, fino allo spessore di due millimetri circa e con un bicchiere grande o un contenitore, ricavare tante sfoglie rotonde.
Riempite le sfoglie con ciò che più vi aggrada e sigillare i bordi. Per chiuderli ancora meglio, schiacciate il contorno con i rebbi d’una forchetta.
Passare le mezzelune nella farina, nell’uovo e infine nel pangrattato, e friggere in abbondante olio bollente.
Tropea: spettacoli teatrali di “LaboArt” del 8 ed il 9 giugno
Sono i due spettacoli teatrali proposti dall’associazione culturale LaboArt, “La casa è il mio regno” e “La leggenda di Dracula”
Thalatta!! Thalatta!! Thalassa!! Thalassa!!
Il Comune di Ricadi si è formato, dopo qualche oscillazione territoriale, con la fine del Sedile di Tropea nel primo decennio del 1800, raggruppando ben 8 dei ventiquattro casali dell’ex città dominante. Alla parte che costituisce la sua superficie attuale sempre fu riconosciuta una priorità per la fecondità del terreno e del clima, come pure per la pescosità del mare. Appena formatosi il Comune sul suo territorio a sud della fiumara furono tagliati tutti gli ulivi secolari a favore dei cereali, una scelta sbagliata che causò nei contadini, le cui terre appartenevano sempre a poche famiglie tropeane, una prolungata orribile miseria da costringerli a vivere randagi per sfuggire alle tasse e ci fu la diaspora verso le Casette, oggi San Ferdinando.