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Il parlamentare del Partito Democratico Nicodemo Oliverio, capogruppo in Commissione Agricoltura alla Camera, in una interrogazione a risposta scritta al Ministro delle Politiche agricole ha chiesto di dichiarare lo stato di crisi di calamita’ naturale per le produzioni della cipolla rossa di Tropea. Oliverio, nell’interrogazione al Ministro, dopo aver ricordato che “la coltivazione della cipolla rossa di Tropea genera reddito ed occupazione e, quindi, svolge un ruolo positivo nell’economia regionale della Calabria”, sottolinea che “a seguito delle forti piogge che hanno colpito la Calabria e in particolare la provincia di Vibo Valentia, nelle scorse settimane, da una verifica effettuata dalla Coldiretti Calabria nei comuni della fascia tirrenica vibonese, dove e’ concentrata la maggiore produzione, comprendente Ricadi, Tropea, Parghelia, Zambrone, Briatico, Pizzo e le frazioni di Portosalvo, Vibo Marina e Bivona, si e’ rilevato che, su una superficie agricola di circa 300 ettari, utilizzata per la coltivazione del cipollotto, fresco e da serbo, si e’ verificato un danno economico che ha interessato circa 120 ettari di superficie coltivata, pari al 60% della produzione, i cui danni vengono stimati complessivamente in 1.270.000,00 euro”.
I recenti interventi sul Quotidiano degli Avv. Giovanni Macrì e Saverio Ciccarelli, apprezzabilissimi nello sforzo di individuare mali e soluzioni alle complesse problematiche di Tropea, disattendono, a mio modesto avviso, le obiettive condizioni morali di una città che ha perso, in questi ultimi tempi, soprattutto la sua “identità”, dovuta alla mancanza di un progetto che […]
Le dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa dall’ex consigliere comunale Sandro D’Agostino e il manifesto della sua lista apparso in città, riaccendono una polemica sterile basata, come al solito, su contenuti fumosi e inconsistenti e su pareri personali dettati più dalla delusione e dal dispiacere, che non da un giudizio sereno e obiettivo della nuova realtà politica.
Le critiche gratuite e molto affrettate, mosse alla nuova Giunta guidata dal sindaco Vallone e della quale mi onoro di far parte, non gli fanno guadagnare consensi o visibilità, né, tantomeno, lo assurgono a paladino di una ex maggioranza abusiva che, in sedici mesi, ha mal governato la città e ha distrutto, o ha cercato di distruggere, con un accanimento maniacale e irrefrenabile, tutto quello che le precedenti Amministrazioni targate Vallone avevano costruito.>