Al dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale, arch. Giannini, al quale va tutta la nostra solidarietà
Non vogliamo che la bellezza della città venga deturpata dalla violenza o dalla prepotenza
Alla luce di quanto accaduto martedì 23 gennaio al dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale, arch. Vincenzo Giannini, al quale va tutta la nostra solidarietà, noi parroci di Tropea,certi di interpretare la voce dei fedeli e di tanti uomini e donne di buona volontà, desideriamo riaffermare con forza e speranza che non è questa la Tropea che vogliamo per noi e per le
nuove generazioni.
Non vogliamo che la bellezza della città venga deturpata dalla violenza o dalla prepotenza. Non vogliamo che il futuro delle nuove generazioni venga compromesso da una mentalità diffusa come una infezione e terreno fertile per mafie, che ritiene che lo sviluppo economico, basato sulla continua riaffermazione del proprio interesse particolare a scapito del bene
comune e sul disprezzo delle regole, generi vero progresso; Non vogliamo rassegnarci né chiuderci in uno spazio ideale in cui tutto ciò che ci circonda non ci tocca; Vogliamo una città che si riappropri della sua bellezza e la protegga; Vogliamo una città capace di relazioni nuove, unita nel perseguire il bene comune; Vogliamo una città che riscopra il rispetto della legalità come precondizione per qualsiasi impegno di crescita economica e sociale, capace di resistere all’apparente luccichio del mafioso malaffare; Per questo, mentre invitiamo tutti ad una profonda presa di coscienza delle responsabilità, non ci stancheremo mai di riaffermare la necessità di un profondo cambiamento dei comportamenti partendo da ciò che uno fa nella propria vita.
Moltiplicheremo l’impegno perché i nostri spazi, i nostri gruppi e le nostre associazioni siano sempre più luoghi in cui si possa fare esperienza della possibilità di una novità di vita.
Tropea, 25 gennaio 2018
I Parroci di Tropea
