Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Solennità del SS. Redentore.
Terza domenica di luglio.
“Cristo è il Redentore del mondo! In lui si è rivelata in modo nuovo e più mirabile la fondamentale verità sulla creazione: «Dio vide che era cosa buona» (Genesi). Ma poi, quel mondo creato da Dio per l’uomo, essendovi entrato il peccato, è stato stravolto: un mondo ‘schiavo’ del male. In Gesù il mondo e l’uomo riacquistano nuovamente il vincolo originario che lo lega a Dio fonte della Santità dell’Amore. «Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito». Come nell’uomo Adamo questo vincolo è stato infranto, così nell’uomo Cristo esso è stato di nuovo riallacciato. Cristo è il Redentore dell’uomo!
Dal Vangelo della solennità del SS. Redentore – (cf Gv 3, 13-18.21)
Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui.
La festa
Nella terza domenica di luglio si celebra la solennità del SS. Redentore, che interessa diverse chiese italiane, tra cui quella famosa di Venezia, dove la notte del sabato che precede la festa ha luogo un fantasmagorico spettacolo pirotecnico che attrae migliaia di visitatori.
Ed in questa domenica i Missionari Redentoristi festeggiano il titolare del loro Istituto. Papa Benedetto XIV il 25 febbraio 1749, nell’approvare le Regole del nuovo Istituto, fondato da S. Alfonso Maria de Liguori nel 1732 a Scala, cittadina sopra Salerno), diede anche il nome definitivo: Congregazione del SS. Redentore. Da qui il nome di Missionari Redentoristi.
Alcune note teologiche
Cristo è il Redentore promesso nell’antica Alleanza, e Dio l’ha consacrato e mandato per risollevare l’uomo dalla sua caduta.
Apparso nella carne mortale di uomo, e offrendosi come vittima di espiazione, con la sua morte e risurrezione ha portato la salvezza a tutte le genti.
Grande è la redenzione dall’antica schiavitù, la remissione dei peccati. In lui la verità, la luce, la vita; in lui i credenti sono segnati con l’unzione dello Spirito Santo promesso e hanno la speranza di conseguire la completa libertà dei figli.
Dio, così, ha avuto compassione dell’Uomo, e vedendolo incapace di dar degna soddisfazione per il peccato commesso, con bontà e misericordia ha mandato il suo Figlio a redimere il genere umano con prendere la natura umana e morire per tutti gli Uomini.
Preghiera di S. Alfonso
Contemplando il Redentore.
♥ Anima mia, alza gli occhi e contempla Gesù crocifisso. Guarda l’Agnello divino, sacrificato su un altare di dolore. Pensa che egli è il Figlio prediletto dell’eterno Padre e che è morto per amor tuo.
Egli ha le braccia aperte per accoglierti, il capo chino per darti il bacio della pace, il costato aperto per accoglierti. Non merita forse di essere amato un Dio così buono e pieno d’amore? Dalla croce il tuo Signore ti dice: “Figlio, chi mai al mondo ti ha amato più di me, tuo Dio?”
♥ Mio Dio e mio Redentore, tu sei morto di una morte infame e dolorosa, per guadagnarti il mio amore. Ma quale creatura potrà mai ricambiare l’amore del suo Creatore morto per essa?
Adorato Gesù, amore dell’anima mia, come potrò dimenticarmi di te? Come potrò vederti appeso su questo legno e non amarti con tutte le mie forze?
Gesù mio, io credo che tu mi hai amato fin dall’eternità, senza alcun merito mio, e che, pur prevedendo le mie ingratitudini, solo per la tua bontà mi hai dato di esistere.
♥ Tu sei il mio Salvatore, perché con la tua morte mi hai liberato dall’inferno tante volte da me meritato.
♥ Tu sei la mia vita, per la grazia che mi hai donato, senza la quale io sarei rimasto per sempre nella morte.
♥ Tu sei la mia speranza: da nessun altro io posso sperare del bene, giacché tu solo sei giunto a morire per me.
♥ Agnello di Dio, sacrificato sulla croce e vittima d’amore, vorrei morire per te, come tu sei morto per me! Amen.