Attualità Fede e dintorni

Siamo tutti spiati. Sorridiamo

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Siamo tutti spiati. Sorridiamo.

Con le possibilità tecnologiche che sono a disposizione sembra che ormai tutti spiano tutti, a livello di istituzioni, di politica e di relazioni internazionali. La minaccia del terrorismo, il vantaggio di poter avvivare prima degli altri, la gelosia che fa impazzire… sono alcuni tra i tanti motivi per introdursi (furtivamente) nella vita degli altri a dispetto della consolidata legge della privacy. Ecco una storia che mi ha fatto sorridere e spero faccia sorridere anche voi in questi tempi di sospetto.

♦ Un vecchio arabo residente a Chicago da più o meno quarant’anni vuole piantare delle patate nel suo giardino, ma arare la terra è diventato un lavoro troppo pesante per la sua veneranda età.
Il suo unico figlio, Ahmed, sta studiando in Francia.
Il vecchio manda una e-mail a suo figlio spiegandogli il problema:
“Caro Ahmed sono molto triste perchè non posso piantare patate nel mio giardino quest’anno, sono troppo vecchio per arare la terra. Se tu fossi qui tutti i miei problemi sarebbero risolti. So che tu dissoderesti la terra e scaveresti per me.
Ti voglio bene. Tuo padre.”

Il giorno dopo il vecchio padre riceve una e-mail di risposta da suo figlio:
“Caro papà, per tutto l’oro del mondo non toccare la terra del giardino! Lì è dove ho nascosto ciò che tu sai…
Ti voglio bene anch’io. Ahmed”.

♦ Alle 4 della mattina seguente arrivano la polizia, gli agenti dell’FBI, della CIA, gli SWAT, i RANGERS, i MARINES, Steven Seagal, Silvester Stallone, Arnold Shwarzenegger ed i massimi esponenti del Pentagono… che rivoltano il giardino come un guanto, cercando materiale per costruire bombe, antrace o qualsiasi altra cosa.
Non trovando nulla, se ne tornano con le pive nel sacco….

Lo stesso giorno l’uomo riceve una nuova mail da suo figlio: “Caro papà, sicuramente la terra adesso è pronta per piantare le patate. Questo è il meglio che ho potuto fare date le circostanze.
Ti voglio bene Ahmed.”

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Dice Gesù: Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe (Vangelo di Matteo 10,16).
Commenta San Vincenzo de’ Paoli (1581-1660): “Gesù lega le due virtù (prudenza e semplicità), in modo che ce ne serviamo nella stessa situazione; ci raccomanda di usarle entrambe e ci fa capire che la prudenza e la semplicità si accordano bene quando sono ben comprese”.

Spero la storia abbia fatto sorridere anche voi in questi tempi di sospetto. Resistiamo alla logica del sospetto con la logica del Vangelo: “Siate prudenti come i serpenti e semplici come le colombe” (Mt 10,16).

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