Parte da Tropea una manifestazione pacifica e di popolo
Alle ore 9:00 dal piazzale antistante l’ospedale inizio manifestazione
Venerdì 8 aprile alle ore 9:00 con partenza dal piazzale antistante l’ospedale di Tropea vi sarà una manifestazione di protesta contro quanto disposto dal decreto Scura per la sanità Vibonese e per l’Ospedale di Tropea. Sono state invitate le scuole, i Sindaci, Le categorie professionali, la realtà ecclesiastica, il volontariato. Sarà una manifestazione pacifica e di popolo ed a margine si continueranno a raccogliere le firme e le schede elettorali da inviare a S.E. il Prefetto in segno di protesta e richiesta di attenzione. Il comitato civico pro ospedale.
L’emanazione del DCA n.30 del 3 marzo 2016 ha di fatto soppresso il Presidio ospedaliero di Tropea incorporandone le attività residue nello Spoke Vibo-Tropea. Il predetto provvedimento non specfica se il P.O di Tropea manterrà il Pronto Soccorso che conta almeno 12.000 accessi annuali. Il P.O. di Tropea ha, di norma, un bacino di utenza che si rivolge ai 15 comuni del suo distretto sanitario con circa 50.000 assistiti. Nel periodo che va da marzo a dicembre la capitale del turismo calabrese è visitata da almeno 200.000 turisti che vi soggiornano in media tre giorni (come agevolmente riscontrabile dai dati in possesso ASL). I soli ospiti registrati della città assicurano al comune 300.000 mila euro di tassa di soggiorno: se ne deduce che solamente i turisti accreditati nelle strutture ricettive sono 100.000 mila. La confinante Capo Vaticano del comune di Ricadi è un’altra delle mete preferite dal turismo soprattutto straniero. Il comitato civico Pro ospedale di Tropea Le chiede innanzitutto rassicurazioni in merito al mantenimento del Pronto Soccorso. Tale precisazione si rende necessaria perché nel citato decreto si annota per gli Spoke Paola-Cetraro e Rossano- Corigliano che a Cetraro e Corigliano rimarranno le sedi del Pronto Soccorso fino alla costruzione del nuovo ospedale della Sibaritide; la medesima soluzione è espressamente prevista per il Pronto Soccorso di Gioia Tauro nell’attesa della costruzione dell’ospedale della Piana, nulla si dice in merito al Pronto Soccorso di Tropea in attesa della costruzione del nuovo ospedale vibonese. Le ricordiamo che il traffico estivo e le ordinarie, precarie condizioni della viabilità provinciale, particolarmente in caso di avverse condizioni atmosferiche, rendono arduo il raggiungimento del Pronto Soccorso di Vibo per gli interventi di emergenza-urgenza in tempi utili per pazienti colpiti da patologie particolarmente gravi: ictus, infarto, politrauma, complicanze ostetrico-ginecologiche. Lo stesso decreto inoltre decurta da 5 a 4 le postazione di 118 con medico e infermiere a bordo dell’ambulanza.
Il decreto in oggetto non assegna alcun posto letto per oncologia nella provincia di Vibo. A tal proposito il comitato civico chiede la tempestiva assegnazione di un adeguato numero di posti letto, almeno 10, affinchè possa continuare ad operare nel presidio ospedaliero di Tropea la benemerita unità multidisciplinare di oncologia che somministra almeno 1500 prestazioni all’anno ed evita l’emigrazione sanitaria di centinaia di pazienti i cui rimborsi aumenterebbero le sofferenze degli ammalati e i costi della sanità calabrese, basti ricorda come il drg 410 (gli interventi di chemioterapia) costituiscono il primo capitolo di mobilità extraregionale con un tariffato pari a € 4.284.779.
Le chiediamo che l’unità oncologica possa continuare ad operare almeno nelle more del costruendo ospedale.
Chiediamo, inoltre, il riconoscimento del valore creato finora nel P.O. tropeano anche in relazione alla specialità reumatologica; l’ospedale di Tropea, infatti, fin dal lontano 2002 ha trattato con successo numerosi pazienti affetti da problemi di tale natura tanto che l’allora struttura semplice di reumatologia, in 14 anni è diventata punto di riferimento per i medici di MG della nostra Provincia.La struttura venne revocata dopo circa sette anni ma si continuò ad operare come medicina interna.
Attualmente sono numerosi i pz che usufruiscono di trattamento biologico per trattamento di patologie remautologiche,molti sono i pz provenienti da fuori provincia, molti i pz rientrati da altre sedi regionali; in genere centro-nord Italia, ma per la gran parte sono pz che hanno iniziato il trattamento presso l’ospedale di Tropea.
E’ il caso di sottolineare che questa attività ha determinato una immigrazione sanitaria,un sensibile arresto emigratorio della stessa, di una cancellazione dei disagi che si hanno per i pz e i loro familiari quando i pz vengono curati in altre Regioni e infine un risparmio considerevole per l’Azienda;basti pensare che un pz trattato con farmaci biologici fuori Regione costa esattamente il doppio di quanto costa se invece viene trattato nella azienda di residenza.
Esistono di conseguenza, secondo il nostro parere, tutte le condizioni perchè si creino i dieci posti di reumatologia; prestazione sanitaria qualificata, risparmio economico per l’Azienda, creazione di una struttura nuova, unica nell’Azienda, che adeguatamente attrezzata di uomini e mezzi, può ulteriormente determinare una immigrazione sanitaria ed un arresto o comunque un calo emigratorio della stessa.
Lo stesso distretto sanitario che eroga circa 30.000 prestazioni di cure primarie, assistenziali e specialistiche, secondo il DCA 76 del 2015, dovrà essere accorpato a quello di Vibo Valentia con ulteriore ridimensionamento del servizio e aumento dei disagi per i pazienti.
L’ accorpamento del Presidio ospedaliero di Tropea nello Spoke di Vibo ha provocato sconcerto, sorpresa e preoccupazione nei cittadini del distretto sanitario di Tropea che si sono riuniti in una partecipatissima manifestazione, tenutasi in data 13 marzo 2016, alla biblioteca comunale della città. In tale data il comitato civico Pro ospedale ha ricevuto la pressante richiesta di chiarimenti autorevoli in merito al destino dell’ospedale i quali possono essere forniti solo dalle istituzioni dello Stato, sentendosi i cittadini inermi di fronte a provvedimenti che riducono, ridimensionano fino a conculcarlo il proprio diritto alla salute sancito dall’art.32 della nostra Costituzione. A tale merito è d’obbligo sottolineare una evidente disparità di trattamento, impugnabile in sede amministrativa, (come hanno fatto i Comuni di Praia a Mare, Tortora e Trebisacce), che è stata riservata ai cittadini della provincia di Vibo Valentia non solo rispetto agli standard nazionali ma anche rispetto ai post letto attribuiti alle altre province calabresi: alla provincia di Vibo il decreto 30 del 3 marzo 2016 assegna 1.5 posti letto per 1000 ab a fronte di una media nazionale di 3 per 1.ooo e di altre province calabresi che hanno avuto più di 3 posti per 1000 abitanti (vedi ad es, Catanzaro). Tale iniqua assegnazione di posti letto è inoltre per molti aspetti incongruente con il DM 70/2015. In sede di riequilibrio percentuale della dotazione dei posti letto potrebbero essere attribuiti all’ospedale di Tropea una parte dei 289 posti, accantonati ma non ancora assegnati, previsti dallo stesso DCA n.30 del 3 marzo 2016. E’ compito delle istituzioni statali assicurare anche ai cittadini della provincia di Vibo adeguati servizi di emergenza-urgenza e appropriati livelli essenziali di assistenza ospedaliera (DPCM 29 novembre 2011). Per quanto premesso il comitato civico pro-ospedale di Tropea, in consonanza con quanto pubblicamente dichiarato dalle istituzioni amministrative locali, chiede che il P.O di Tropea mantenga la propria autonomia giuridico-funzionale e venga riclassificato come ospedale generale, come fatto in situazioni pienamente sovrapponibili come Soverato o Gioia Tauro, e caratterizzato come segue:
Pronto Soccorso con 5 posti di Osservazione Breve intensiva 20 posti di Medicina interna 10 posti di chirurgia generale
10 posti di ortopedia
20 posti di lungodegenza
10 posti di Oncologia
10 posti di Reumatologia
13 posti di Dialisi
Anestesia in guardia attiva e/o pronta disponibilità 24 ore Radiologia
Laboratorio analisi (che oggi eroga 750.000 prestazioni per una platea di circa 14.000 pz) Emoteca
Il comitato si riserva infine di intraprendere tutte le azioni di lotta e di protesta, legalmente consentite, a sostegno della propria richiesta in difesa dei legittimi interessi dei cittadini del distretto sanitario di Tropea.
Comitato “Ridateci la dignità”
Andrea Saturno
Comitato “no allo smantellamento dell’Ospedale di Tropea”
Francesco Rotolo
ASALT Costa degli Dei
Massimo Vasinton
Presidente Giovani Imprenditori Confindustria Calabria
Presidente Giovani imprenditori Confindustria Coordinamento interregionale meridione
Mario Romano