Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Seguire Gesù per salvare il mondo.
– Andrea e Giovanni, due discepoli del Battista, trovano in Gesù di Nazaret il Maestro che li invita a seguirlo.
– Un semplice incontro, l’autenticità dei gesti e delle parole, lo sguardo di amore del Signore sono sufficienti per trasformare tutta la vita di ogni persona.
– I due discepoli avevano dato la loro fiducia a Giovanni il Battista. È sulla sua parola che “seguono” Gesù indicato loro come l’“Agnello di Dio”. Un incontro che cambia la loro vita.
– L’incontro con Cristo non è un mai avvenimento superficiale: si presenta come un sentirsi compresi e amati; egli addirittura cambia il nome, e, con il nome, cambia l’atteggiamento di fondo: “Tu sei Simone… ti chiamerai Cefa”.
– Il trovare Gesù – o meglio, l’essere trovati da Gesù – non solo muta l’esistenza, ma rende annunciatori della salvezza.
– A noi tocca ogni giorno di rinnovare la nostra volontà di conoscere, amare e seguire il Signore più da vicino e con Lui salvare l’umanità..
Dal Vangelo di questa domenica (Gv 1,35-42).
♦ In quel tempo Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù.
♦ Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì – che, tradotto, significa maestro –, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio.
♦ Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» – che si traduce Cristo – e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa» – che significa Pietro.
Un incontro per la vita.
♦ Questo racconto evangelico presenta un incontro rimasto ben impresso nella memoria di due giovani, perché ha cambiato la loro vita. I due discepoli avevano dato la loro fiducia a Giovanni il Battista. È sulla sua parola che “seguono” Gesù indicato da Giovanni come l’“Agnello di Dio”.
♦ L’incontro con Cristo prende l’avvio da una domanda che gli viene rivolta: “Dove abiti?”. Ma subito si trasforma in un coinvolgimento dei discepoli al mistero. Gesù risponde: “Venite e vedrete”. – E tutto convince i discepoli che Gesù è il Messia atteso.
♦ L’incontro con Cristo non è mai un avvenimento superficiale: si configura come un sentirsi compresi e amati; cambia il nome, e, con il nome, cambia l’atteggiamento di fondo: “Tu sei Simone… ti chiamerai Cefa”.
♥ Il trovare Gesù – o meglio, l’essere trovati da Gesù – non solo muta l’esistenza, ma rende annunciatori della salvezza, partecipando insieme alla vita nuova scoperta in Cristo.
♥ «L’amore solo fa agire le membra della Chiesa. E se l’amore si spegnesse, gli apostoli non annuncerebbero più il Vangelo, i martiri rifiuterebbero di versare il loro sangue» (Santa Teresa di Lisieux).
Seguire Gesù per andare ai fratelli.
♦ Seguire il Signore è la nostra vocazione. Conoscerlo, amarlo, condividerne la vita e la missione. Lo sguardo intenso di Giovanni Battista su Gesù («Ecco l’agnello di Dio!» rimanda a quello penetrante di Gesù su Simon Pietro; le parole rivelatrici della sua missione («Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa»).
♥ La missione salvatrice del Signore diventerà la missione di Pietro e poi la missione dei discepoli che verranno.
I due discepoli del Battista che hanno seguito il Maestro, si sono fermati con lui: un’esperienza contagiosa, da raccontare ad altri con la propria testimonianza.
♦ Già il giovane Samuele nel silenzio della notte aveva ascoltato una chiamata e l’anziano sacerdote Eli iniziò all’ascolto il ragazzo inesperto. Dio parla nel silenzio, e la chiave dell’ascolto è la custodia del cuore, perché limpido sia lo sguardo, pura la relazione, giusta la parola.
♦ Uno stile di vita mondano e licenzioso, avverte san Paolo (II Lettura), mina l’integrità dell’esistenza cristiana, trattiene lo Spirito dall’abitarla e vivificarla, lacera la comunione ecclesiale e non dà gloria a Dio.
(don Giuliano Saredi, ssp, in la domenica.it)
– Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 2021.
«Rimanete nel mio amore: produrrete molto frutto» (Cf. Gv 15,5-9)
La Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 2021 è stata preparata dalla Comunità di Grandchamp (Svizzera).
Il tema è ispirato al Vangelo di Giovanni, capitolo 15, versetti 5-9: rimanere, come i tralci, in Cristo vera vite.
Testo Biblico:
«Io sono la vite. Voi siete i tralci. Se uno rimane unito a me e io a lui, egli produce molto frutto; senza di me non potete far nulla. – Se uno non rimane unito a me, è gettato via come i tralci che diventano secchi e che la gente raccoglie per bruciarli.
Se rimanete uniti a me, e le mie parole sono radicate in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato.
La gloria del Padre mio risplende quando voi portate molto frutto e diventate miei discepoli.
Come il Padre ha amato me, così io ho amato voi: rimanete nel mio amore!»
(Gv 15, 5-9, trad. interconfessionale).
Temi per gli otto giorni: (18-25 gennaio 2021)
Giorno 1 – Chiamati da Dio: “Non siete voi che avete scelto me, ma io ho scelto voi” (Gv 15,16a).
Letture: Gen 12,1-5; Gv 1,35-51.
Giorno 2 – Maturare interiormente: “Rimanete uniti a me, e io rimarrò unito a voi” (Gv 15,4a).
Letture: Ef 3,14-21; Lc 2,41-52.
Giorno 3 – Formare un solo corpo: “Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi” (Gv 15,12b).
Letture: Col 3,12-17; Gv 13,1-15.34-35.
Giorno 4 – Pregare insieme: “Io non vi chiamo più schiavi. Vi ho chiamati amici” (Gv 15,15).
Letture: Rm 8,26-27; Lc 11,1-4.
Giorno 5 – Lasciarsi trasformare dalla parola: “Voi siete già liberati grazie alla parola che vi ho annunziato” (Gv 15,3).
Letture: Dt 30,11-20; Mt 5,1-12.
Giorno 6 – Accogliere gli altri: “Vi ho destinati a portare molto frutto, un frutto duraturo” (Gv 15,16b).
Letture: Gen 18,1-5; Mc 6,30-44.
Giorno 7 – Crescere in unità: “Io sono la vite. Voi siete i tralci” (Gv 15,5a).
Letture: 1 Cor 1,10-13; 3,21-23; Gv 17,20-23.
Giorno 8 – Riconciliarsi con l’intera creazione: “Perché la mia gioia sia anche vostra, e la vostra gioia sia perfetta” (Gv 15,11). – Letture: Col 1,15-20; Mc 4,30-32.