Un interessante libro da leggere
Scritto a quattro mani dal professore Antonio Pugliese e dal professore Nicola Rombolà
Torneranno le lucciole? L’ultima speranza è che le lucciole, sorelle della natura, possano un giorno ritornare a fare luce nella vita quotidiana dell’uomo.
Questo è stato il tema simbolico sviluppato durante l’odierna presentazione, presso il centro culturale di via F. Barone a Tropea, del saggio-racconto C’erano una volta le lucciole… la profezia di Pasolini edito da Soveria Mannelli – 2016, scritto a quattro mani dal professore Antonio Pugliese e dal professore Nicola Rombolà. L’evento è stato promosso dall’UNITRE- Università della terza età (sezione di Tropea) presieduta dalla professoressa Vittoria Saccà, che ha anche moderato l’incontro, organizzato in collaborazione con l’Istituto Superiore di Tropea.
Se tornassero le lucciole, secondo il professore Pugliese “Forse si potrebbe mettere fine a quel detestato comportamento dell’uomo, forse no più Sapiens, che oltrepassando i confini della natura contribuisce quotidianamente alla distruzione dell’ecosistema. Dobbiamo riacquistare i nostri valori – ha detto – quella che è la nostra cultura, quella che è stata tramandata attraverso la scuola, la formazione e tramandata dalla cultura orale dei nostri predecessori”.
Il professore Rombolà ha poi ricordato la figura di Pasolini e l’articolo sulle “Lucciole” (titolo originale: Il vuoto del potere in Italia) pubblicato dal Corriere della sera nel febbraio del 1975. “La scomparsa delle lucciole ha aperto una nuova era. – ha detto Rombolà -. Gli uomini di potere sono stati fagocitati dal consumismo, che ha determinato questa catastrofe.
La lucciola rappresenta l’infinito, la memoria, la civiltà antica e contadina, la tradizione.” Gli autori hanno sapientemente coniugato la parte umanistica a quella scientifica, proponendo un lavoro di spessore culturale. Un libro che abbraccia la filosofia, la scienza e la letteratura e che fa rivivere nelle sue pagine la figura di un grande intellettuale italiano: Pierpaolo Pasolini.