Il capogruppo di Uplr schernisce la maggioranza
«Vi offriamo il nostro supporto tecnico a titolo gratuito»
Roberto Scalfari, consigliere comunale di Tropea, capogruppo della compagine di opposizione “Uniti per la Rinascita”, continua nella sua azione di controllo sull’operato della maggioranza con tutti i mezzi a sua disposizione. Dopo aver salvato le casse comunali da un aggravio di spesa che si aggira attorno ai 24 mila euro per il “caso spazzatura”, dovuto all’iniziale erronea applicazione di una legge meno recente di quella in vigore, Scalfari si occupa questa volta del servizio mensa per i piccoli studenti di Tropea. Il capogruppo di “UplR”, dopo aver chiesto la revoca dell’avviso di gara mediante “asta pubblica con procedura aperta”, per l’affidamento del servizio di preparazione e somministrazione di pasti caldi per le scuole dell’infanzia e primaria per gli anni scolastici 2010/2011 e 2011/2012, afferma che grazie al «provvidenziale e tempestivo intervento dell’opposizione e del consigliere provinciale avv. Giovanni Macrì, lo stesso sia stato prontamente revocato per le gravissime illegittimità che lo caratterizzavano dal punto di vista procedurale».
Scalfari, poi, con una missiva indirizzata al sindaco del Comune di Tropea Adolfo Repice, al segretario generale Cesare Palaia, al responsabile Area 1 Francesco Simonelli, e per conoscenza al prefetto di Vibo Valentia Luisa Latella (n. prot. 30310 del 24/09/2010), spiega che tale appalto «di € 160.000,00 era di competenza della SUAP» e, con una frecciatina agli amministratori, offre il suo aiuto nella formulazione di futuri appalti. «Nello spirito di collaborazione che contraddistingue l’attività politica del gruppo “Uniti per La Rinascita” – scrive infatti Scalfari a nome della minoranza rivolgendosi ai suoi avversari – ed al fine di evitare il compiersi di ulteriori atti illegittimi, vi rappresento la nostra disponibilità ad offrire supporto tecnico a titolo gratuito in materia di appalti e concorsi».
Sulla questione è intervenuto il consigliere provinciale Giovanni Macrì dalle pagine del proprio sito internet, con un articolo dal titolo “Comune di Tropea e pubblici appalti – Che te lo dico a fare?”, nel quale il politico tropeano afferma che «per il Comune di Tropea le gare d’appalto, al pari degli avvisi pubblici in genere, sono materia ostica, una vera e propria bestia nera», e aggiunge inoltre che l’appalto riguardante il servizio mensa per le scuole dell’infanzia ed elementari, il quale doveva rappresentare «una nuova occasione per l’amministrazione comunale a guida Repice, già segretario del Comune di Torino per meriti, per dimostrare il livello di efficienza e di competenza di cui è capace», ha mostrato invece «tutti i propri limiti nella conoscenza della legge sugli appalti e della normativa connessa». «Come sarà andato questo nuovo test?» è la domanda retorica che si pone sardonico il consigliere provinciale. «Che te lo dico a fare!», è la sarcastica risposta.
Secondo Macrì, soltanto «a seguito della segnalazione da parte della minoranza, l’amministrazione comunale, illuminata sul grave vizio procedurale, è stata costretta a revocare la gara». A causa di tale errore, purtroppo, i bambini potrebbero rimanere senza mensa fino ad ottobre, anche se, ricorda Macrì, «grazie al provvidenziale intervento dell’opposizione, si sono evitate conseguenze peggiori che avrebbero comportato uno slittamento del servizio a chissà quando». Si dice poi dispiaciuto, l’esponente del Popolo della Libertà, che «a pagare il prezzo più alto dell’”errore” siano i bambini ed i loro genitori», e si augura perciò che «anche loro si rendano conto della levatura di quel signore che pochi giorni fa, in occasione del primo giorno di scuola, ha promesso la realizzazione di un polo scolastico da mille ed un notte. Se queste sono le premesse non c’è proprio da stare tranquilli!».
In conclusione, riprendendo la proposta di Scalfari, anche Macrì ne approfitta per irridere il sindaco, dandogli questo consiglio: «metta da parte l’orgoglio e, nell’interesse della città, accetti la richiesta di collaborazione a titolo gratuito offertagli dal capogruppo di Uniti per la Rinascita».