Politica

Scalfari contro l’avviso pubblico

Stabilizzazione Lsu-Lpu, il consigliere bacchetta Repice

«Dovete annullare quella determina in autotutela»

Roberto Scalfari, rappresentante del gruppo di minoranza “Uniti per la Rinascita”

Non si fermano le azioni del consigliere comunale Roberto Scalfari, capogruppo della compagine di minoranza “Uniti per la Rinascita” in seno al Consiglio di Tropea. Il giovane avvocato tropeano punta i riflettori sull’avviso pubblico per la stabilizzazione a tempo indeterminato di tre unità tra il personale Lsu-Lpu. Secondo Scalfari il modus operandi dell’Amministrazione sarebbe errato e, per una serie di motivi, che elenca in un documento scritto mercoledì scorso e protocollato ieri (n. 20813), ne chiede l’annullamento. La lettera in questione, contenente le motivazioni a sostegno di questa richiesta, è stata inoltrata al sindaco del Comune di Tropea Adolfo Repice, al segretario comunale Cesare Pelaia, al responsabile dell’Area 1 Francesco Simonelli e, per conoscenza, al Collegio dei Revisori dei Conti presso il Comune di Tropea, al Dipartimento del Lavoro della Regione Calabria ed infine alla Procura Generale della Corte dei Conti Catanzaro.
L’Avviso pubblico di selezione, volto alla stabilizzazione a tempo indeterminato per tre unità di categoria C e riservato per titoli ed esami a personale Lsu-Lpu,  è stato approvato con determina n. 211 del 7 settembre, che è stata emanata sulla base dell’atto di indirizzo impartito con delibera di Giunta Comunale n. 91 del 3 settembre. Scalfari, che dice di voler portare avanti la sua attività politica «nel più ampio spirito di collaborazione che ha sempre contraddistinto il gruppo consiliare Uniti per la Rinascita», chiede l’annullamento di questo avviso «al fine di evitare che per errori, più o meno incolpevoli, possa concretizzarsi l’ennesima illegittimità». A suo dire l’avviso «è in aperto contrasto con la normativa vigente in materia», poichè nel caso specifico non si tratta di personale dipendente bensì di personale Lsu-Lpu che si intende stabilizzare «con fondi di bilancio e attraverso una selezione riservata assolutamente illegittima». Secondo il consigliere, poi, il contributo a favore del Comune di Tropea della Regione Calabria in materia di stabilizzazione di questa categoria di personale sarà suscettibile di concretizzazione solo dopo l’eventuale accoglimento della richiesta formulata dal Comune e solo dopo che il personale citato avrà superato il concorso pubblico e non riservato. Perciò, siccome il concorso in questione è riservato, la Regione potrebbe non erogare il contributo. La riservatezza, poi andrebbe a ledere l’interesse «legittimo – spiega Scalfari – di tutti coloro che sono in possesso dei requisiti richiesti per partecipare al concorso di che trattasi con conseguente violazione dei principi di legalità, imparzialità, trasparenza e buon andamento che devono necessariamente caratterizzare l’azione amministrativa». La normativa prevede poi che le assunzioni nel pubblico impiego abbiano luogo a seguito di concorso pubblico «e comunque nel rispetto di quanto prescritto dall’art. 35 del Decreto Legge 165 del 2001», precisa ancora Scalfari, che aggiunge come da quest’anno le amministrazioni pubbliche possano coprire «posti disponibili nella dotazione organica attraverso concorsi pubblici, con riserva non superiore al cinquanta per cento a favore del personale interno». Ci sarebbero poi molteplici pronunce della Corte Costituzione a sancire «l’illegittimità di procedure selettive con una quota di riserva eccessiva, perché in contrasto con i principi costituzionali della parità di trattamento (art. 32 Cost.) e di buon andamento ed imparzialità della pubblica amministrazione (art. 97 Cost.)». Insomma, stando a quanto dichiarato da Scalfari, l’avviso dovrebbe essere rivisto, tanto più che l’espletamento del pubblico concorso «deve obbligatoriamente essere preceduto dall’attivazione delle procedure di mobilità collettiva – conclude il consigliere – nonché della procedura di mobilità volontaria, pena la nullità degli atti prodotti. Ciò ovviamente previa pubblicazione delle disponibilità dei posti in organico da ricoprire attraverso passaggio diretto di personale da altre amministrazioni sulla base di criteri di scelta preventivamente stabiliti e previa rideterminazione della dotazione organica e previa approvazione del piano triennale e fabbisogno annuale».
A latere di tali motivate considerazioni, il politico invita gli amministratori a «provvedere con immediatezza, salvo responsabilità patrimoniali conseguenti a danno erariale, all’annullamento in autotutela della determina», aggiungendo che in caso di mancato riscontro positivo entro 10 giorni dal suo intervento «sarà adita l’autorità giudiziaria/amministrativa competente».

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Francesco Barritta
Docente ordinario di Lingua e letteratura italiana e Storia presso il Nautico di Pizzo (VV), è giornalista iscritto all'albo professionale dell'Ordine dei giornalisti della Calabria, elenco pubblicisti. Ha diretto varie testate giornalistiche, tra cui Tropeaedintorni.it