Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Saper dire grazie nello Spirito.
Venerdì, 23 febbraio 2018 al termine degli Esercizi spirituali predicati nella Casa Divin Maestro di Ariccia da padre José Tolentino Mendonça, teologo e poeta portoghese, vice-rettore dell’Università Cattolica di Lisbona, Papa Francesco ha rivolto sentite parole di ringraziamento al predicatore. Ma il grazie di Papa Francesco è andato oltre le mura della casa “Divin Maestro” di Ariccia, dove si sono svolti gli Esercizi spirituali, per raggiungere tutti i fedeli del mondo. Significativi i passaggi in cui ricorda che lo Spirito «lavora nei non credenti, nei “pagani”, nelle persone di altre confessioni religiose: è universale, è lo Spirito di Dio, che è per tutti. E poi alcuni rimandi a figure di “lontani” presentati dalle Scritture come Cornelio, il centurione romano convertito al cristianesimo che fu battezzato da san Pietro (come narrano gli Atti degli Apostoli).
Le sentite parole di Papa Francesco (da conservare nel cuore).
♥ «Padre, vorrei ringraziare, a nome di tutti, per questo accompagnamento in questi giorni, che oggi si prolungheranno con la giornata di digiuno e preghiera per il Sud Sudan, il Congo e anche la Siria.
♥ Grazie, Padre, per averci parlato della Chiesa, per averci fatto sentire la Chiesa, questo piccolo gregge. E anche per averci ammonito a non “rimpicciolirlo” con le nostre mondanità burocratiche!
♥ Grazie per averci ricordato che la Chiesa non è una gabbia per lo Spirito Santo, che lo Spirito vola anche fuori e lavora fuori. E con le citazioni e le cose che Lei ci ha detto ci ha fatto vedere come lavora nei non credenti, nei “pagani”, nelle persone di altre confessioni religiose: è universale, è lo Spirito di Dio, che è per tutti.
Anche oggi ci sono dei “Cornelio”, dei “centurioni”, dei “guardiani del carcere di Pietro” che vivono una ricerca interiore o anche sanno distinguere quando c’è qualcosa che chiama.
♥ Grazie per questa chiamata ad aprirci senza paure, senza rigidità, per essere morbidi nello Spirito e non mummificati nelle nostre strutture che ci chiudono.
♥ Grazie, padre. E continui a pregare per noi. E che il Signore La benedica.
(fonte: cf Osservatore Romano, 23 febbraio 2018).