Fede e dintorni

Santissimo Nome di Gesù

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Santissimo Nome di Gesù.

– Oggi è la memoria del Santissimo Nome di Gesù, il solo in cui, nei cieli, sulla terra e sotto terra, si pieghi ogni ginocchio a gloria della maestà divina.
– “Nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre” (Fil 2, 10-11).
– “Non vi è altro nome dato agli uomini sotto il cielo, nel quale è stabilito che abbiamo salvezza (At 4, 12).
– Guarda, o Padre, questa tua famiglia, che onora il santo Nome di Gesù tuo Figlio; donaci di gustare la sua dolcezza in questa vita, per godere la felicità eterna nella patria del cielo.
– In Gesù, Verbo di Dio fatto uomo per noi, pieno di grazia e di verità, l’uomo è chiamato a divenire partecipe della stessa filiazione divina: divenire figlio del Padre.

Dal Vangelo di questa memoria (Mt 1,18-25).
♦ La madre di Gesù, Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto.
Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: “Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati”.
Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele, che significa «Dio con noi».
Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa, la quale, senza che egli la conoscesse, partorì un figlio, che egli chiamò Gesù.

Santissimo Nome di Gesù.
È il  Nome  che il Messia Salvatore ha portato durante la sua vita terrena. Gli fu imposto da san Giuseppe dopo che l’angelo di Dio in sogno gli disse: “Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché ciò che in lei è stato concepito è opera dello Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati” (Mt.1, 21-25).
♦  Quindi il significato del nome Gesù è quello di salvatore; gli evangelisti, gli Atti degli Apostoli, le lettere apostoliche, citano moltissimo il significato e la potenza del Nome di Gesù, fermandosi spesso al solo termine di “Nome” come nell’Antico Testamento si indicava Dio.
Nel corso della vita pubblica di Gesù, i suoi discepoli, appellandosi al suo nome, guariscono i malati, cacciano i demoni e compiono ogni sorta di prodigi:
♦ Luca, 10, 17, “E i settantadue tornarono pieni di gioia dicendo: Signore, anche i demoni si sottomettono a noi nel tuo nome”;
♦ Matteo 7, 22, “… Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demoni nel tuo nome e compiuto molti prodigi nel tuo nome?”.
♦ Atti 4, 12, “…Non vi è altro nome dato agli uomini sotto il cielo nel quale possiamo avere la salvezza”.

Il culto liturgico del Nome di Gesù.
♦ È nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo che un cristiano vive ogni respiro della propria esistenza. Lo esprime con un gesto semplice ma potente, il segno della Croce, che è un modo per mostrare la scelta di portare nel mondo il messaggio di Gesù, morto e risorto.
♦ È nel nome di Gesù che le prime comunità cristiane trovarono la loro radice, perché proprio la loro fede in una persona le distingueva e ne definiva l’identità.
♦ Per questo, la devozione per il nome di Gesù, autentica “formula” per la santità, ha sempre accompagnato la storia della Chiesa, raggiungendo il proprio apice tra il XIV e il XV secolo quando san Bernardino da Siena realizzò il trigramma con le lettere IHS (prime tre lettere del nome di Gesù in greco), all’interno di un sole con 12 raggi su sfondo azzurro.
Affinché la sua predicazione non fosse dimenticata facilmente, Bernardino con profondo intuito psicologico inventò questo simbolo dai colori vivaci che veniva posto in tutti i locali pubblici e privati, sostituendo blasoni e stemmi delle varie Famiglie e Corporazioni spesso in lotta fra loro. Così il trigramma del nome di Gesù, divenne un emblema celebre e diffuso in ogni luogo. In tal modo il nome di Gesù cominciò così ad avere culto liturgico.
♦ Nel 1530, papa Clemente VII autorizzò l’Ordine Francescano a recitare l’Ufficio del Santissimo Nome di Gesù; e la celebrazione ormai presente in varie località, fu estesa a tutta la Chiesa da papa Innocenzo XIII nel 1721.
♦ Il giorno di celebrazione variò tra le prime domeniche di gennaio, per attestarsi al 2 gennaio fino agli anni Settanta del Novecento, quando fu soppressa.
Papa Giovanni Paolo II ha ripristinato al 3 gennaio la memoria facoltativa nel Calendario Romano.

Per la preghiera.
– Nel santissimo Nome di Gesù riconosciamo le nostre fragilità e debolezze e presentiamo con fede e umiltà al Padre le nostre suppliche
– Ricordiamo le parole di Gesù: “Qualunque cosa chiederete nel nome mio, io la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio… Se chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò” (Gv 4,13-14).
– Dio, Padre nostro, che in Gesù ci hai scelti per essere santi e immacolati nella carità, accogli la nostra preghiera e illumina gli occhi della nostra mente per farci comprendere a quale speranza ci hai chiamati in Cristo nostro Signore. Amen.

Oggi è la memoria del Santissimo Nome di Gesù, il solo in cui, nei cieli, sulla terra e sotto terra, si pieghi ogni ginocchio a gloria della maestà divina. – “Nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre” (Fil 2, 10-11). – “Non vi è altro nome dato agli uomini sotto il cielo, nel quale è stabilito che abbiamo salvezza (At 4, 12). – In Gesù, Verbo di Dio fatto uomo per noi, pieno di grazia e di verità, l’uomo è chiamato a divenire partecipe della stessa filiazione divina: divenire figlio del Padre.

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