Riceviamo e pubblichiamo.
“Le mie critiche non sono nate a scatola chiusa”.
In riferimento all’articolo apparso in data odierno, riportanti le dichiarazioni del vice-sindaco L’Andolina, secondo il quale le mie critiche “sono fuori luogo”, preme precisare qualche circostanza.
Non ho spirito polemico, né intendo contestare L’Andolina – il quale, come si vedrà, è in ontologica contraddizione con se stesso – ma solo per il rispetto che si deve alla verità.
a) Non corrisponde al vero che le mie critiche siano nate a scatola chiusa, ma in seguito alla delibera di Giunta n. 133 del 23.7.2012 (durante l’approvazione il Dott. L’Andolina sarà stato disattento, quindi può leggerla sull’albo on line del Comune di Tropea”) che risultava pubblicata e conteneva il calendario degli eventi;
b) Non ho offeso il Sindaco Vallone. Non l’ho mai votato e lo considero un pessimo amministratore. Qualcuno – imperando a Tropea un timore reverenziale che non mi appartiene – lo trova strano, e ritiene lesa maestà rivolgergli delle critiche. Ho sempre avversato Vallone ma non l’ho mai offeso perché non è nei miei costumi. La necessità di essere breve non mi consente di ricordare le cadute di stile del Sindaco durante i suoi comizi. Non credo che, con la sua esperienza, si sia turbato perché mi ritengo libero di avere preferenze musicali e di spettacolo con non coincidono con quelle dei miei nonni. L’età anziana è un dato esistenziale non trascurabile ma non ha un’accezione negativa. Ho solo detto, e lo ribadisco, che un Sindaco anziano può non prestare particolare attenzione ad alcune manifestazioni che interessano un target più giovanile. Il caso Tropea conferma quanto sostenuto.
c) Non mi stupisco che il vice sindaco L’Andolina conosca solo i fichi d’india quale cibo e non conosca Giusy Ferreri. Non mi stupisco che confonda la cultura con lo spettacolo. Non mi stupisco che possa vantarsi di come sia stata organizzata la Sagra del Pesce e della Cipolla. La cipolla può avere molti effetti benefici ma il turismo enogastronomico è qualcosa che la giunta Vallone disconosce.
d) L’Andolina se vuole recuperare un minimo di credibilità, specie se intende accusare un avversario politico, dovrebbe informarsi prima di fare dichiarazioni strampalate. Se lo avesse fatto, avrebbe scoperto che quando fu organizzato il “Carnevale con Gusto” lo scrivente non aveva alcuna delega, avendole restituite al Sindaco. Non era, quindi, il “mio” Carnovale con Gusto. Mi viene in mente Andreotti quando disse: “a parte le guerre puniche, mi viene attribuito veramente tutto”.
e) In ogni caso sono fiero che il mio Gusto e la mia Kultura (notate la lettera maiuscola) differiscano da quelle dell’attuale assessore al Turismo. Dicono sulla stampa che le presenze a Tropea siano dimezzate rispetto a quelle dello scorso anno, ma siamo fiduciosi perché stiamo ancora aspettando che arrivino i cittadini di un borgo sconosciuto della Russia per risollevare le nostre sorti.
Per concludere, e lasciare comprendere la capacità di previsione e programmazione del Dott. L’Andolina, rammento quanto ebbe a dichiarare ad affariitaliani.it in merito alla triste vicenda sulle tasse che torna prepotentemente d’attualità. A domanda del giornalista Il vicesindaco Massimo L’Andolina replica: “Ci si arrampica sugli specchi sulla questione del falso. Vediamo la procura che conclusioni trarrà, ma ho l’impressione che tutto si sia già chiuso in una bolla di sapone”. E’ di oggi la notizia del rinvio a giudizio dei colleghi d’amministrazione di L’Andolina.
Prima di parlare è preferibile contare fino a dieci, così si ha modo di pensare a ciò che si vuole dire.