Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
San Valentino, un invito all’amore sincero.
– Ieri, 14 febbraio, è stata la festa di san Valentino, la festa degli innamorati, un appuntamento che ogni coppia aspettava per dedicarsi un momento speciale.
– E forse i più hanno trascurato la festa dei Santi Cirillo e Metodio, Apostoli degli Slavi, Patroni d’Europa; fratelli nel sangue e nella fede, ai quali è quanto mai urgente raccomandare la pace in Ucraina.
– San Valentino, una ricorrenza, quindi, dedicata agli innamorati e celebrata in gran parte del mondo, soprattutto in Europa, nelle Americhe e in Estremo Oriente: un romantico dono, una cena a lume di candela, una romantica passeggiata.
– L’originale festa prende il nome dal santo e martire cristiano Valentino da Terni, e venne istituita nel 496 da papa Gelasio I. – Valentino, vescovo martire dal volto severo, perché custode dell’amore, che è il vero tesoro dell’umanità, vissuto in cuori fragili. Si dice che egli usasse regalare fiori alle coppie di innamorati, che mettesse pace tra i fidanzati e li incitasse a sposarsi e ad avere figli, e che sia morto proprio il 14 febbraio.
Il martire San Valentino
♦ S.Valentino, cittadino e vescovo di Terni dal 197, divenne famoso per la santità della sua vita, per la carità ed umiltà, per lo zelante apostolato e per i miracoli che faceva. Venne invitato a Roma da un certo Cratone, oratore greco e latino, perché gli guarisse il figlio infermo da alcuni anni. Guarito il giovane, lo convertì al cristianesimo insieme alla famiglia ed ai greci studiosi di lettere latine Proculo, Efebo e Apollonio, insieme al figlio del Prefetto della città.
♦ Imprigionato sotto l’Imperatore Aureliano fu decollato a Roma. Era il 14 febbraio 273. Il suo corpo fu trasportato a Terni al LXIII miglio della Via Flaminia.
♦ Fu tra i primi vescovi di Terni; fu consacrato da S. Feliciano vescovo di Foligno nel 197. Preceduto da S.Pellegrino e S.Antimo, fratello dei SS. Cosma e Damiano.
La festa di san Valentino
La festa, istituita nel 496 da papa Gelasio I, andò a sostituire la precedente festa pagana delle lupercalia in onore del dio Fauno protettore del bestiame ovino e caprino dall’attacco dei lupi, e simbolo della fecondità.
♥ La Chiesa cristianizzò quel rito pagano della fecondità attribuendo al martire ternano la capacità di proteggere i fidanzati e gli innamorati indirizzati al matrimonio e ad un’unione allietata dai figli.
♥ Da questa vicenda sorsero alcune leggende. Le più interessanti sono quelle che dicono il santo martire amante delle rose, fiori profumati che regalava alle coppie di fidanzati per augurare loro un’unione felice.
♥ Ieri la festa di S.Valentino è stata celebrata ovunque come Santo dell’Amore. L’invito e la forza dell’amore che è racchiuso nel messaggio di S.Valentino deve essere considerato anche da altre angolazioni, oltre che dall’ormai esclusivo significato del rapporto tra uomo e donna.
♥ L’Amore è Dio stesso e caratterizza l’uomo, immagine di Dio. Nell’Amore risiede la solidarietà e la pace, l’unità della famiglia e dell’intera umanità.
I tratti caratterisitici
♦ Un tratto caratteristico della festa di san Valentino è lo scambio di valentine, bigliettini d’amore spesso sagomati nella forma di cuori stilizzati o secondo altri temi tipici dell’amore romantico (la colomba, l’immagine di Cupido con arco e frecce, e così via).
♦ A partire dal XIX secolo, questa tradizione ha alimentato la produzione industriale e commercializzazione su vasta scala di biglietti d’auguri dedicati a questa ricorrenza.
Sembra che ogni anno per il 14 febbraio circa vengano spediti un miliardo di biglietti d’auguri.
♦ Successivamente la tradizione dei biglietti amorosi cominciò a diventare secondaria rispetto allo scambio di regali come scatole di cioccolatini, mazzi di fiori o gioielli.
(fonti varie dal web).