Riceviamo e pubblichiamo
Ritenevo che il mio intervento in seno al Consiglio Comunale fosse stato esaustivo, invece…
Ritenevo che il mio intervento in seno al Consiglio Comunale del 07/06/16, fosse stato esaustivo, invece, a seguito delle dichiarazioni rese alla stampa dal Presidente del Consiglio, Avv. Sandro D’Agostino, ritengo doveroso chiarire quanto di contradditorio è emerso.
Tra i punti a all’ordine del giorno della seduta consiliare vi era l’approvazione del Bilancio di previsione 2016-2018.
Ebbene, in tale occasione i consiglieri di “maggioranza”, nelle persone di Sandro D’Agostino e Nino Valeri, piuttosto che votare favorevolmente per l’approvazione del bilancio, si sono astenuti motivando il loro voto con la mancata convocazione della preventiva riunione di maggioranza, che avrebbe dato loro la possibilità di approfondire gli argomenti posti all’ordine del giorno, nonché evidenziando che il nuovo documento unico di programmazione (D.U.P.) non era frutto della maggioranza, bensì esclusivamente della Giunta.
Già in tale sede avevo evidenziato la condotta contraddittoria tenuta dal Presidente del Consiglio, Avv. Sandro D’Agostino, visto che ai sensi dell’art. 4 del regolamento del Consiglio Comunale “il Presidente convoca e presiede il Consiglio Comunale, ne stabilisce l’ordine del giorno d’intesa con il Sindaco….., in particolare il Presidente assicura una adeguata preventiva informazione ai gruppi consiliari ed ai singoli Consiglieri, sulle questioni sottoposte al Consiglio”. In sintesi, stante il dettato del’art. 4 del citato regolamento, il Consigliere D’Agostino, in virtù della carica ricoperta, conosceva perfettamente gli argomenti posti all’ordine del giorno e la relativa importanza; avevo, altresì, evidenziato che il DUP altro non era che il frutto del programma politico – amministrativo sottoscritto da tutti i candidati all’atto della presentazione della lista “Tropea Futura” e peraltro dagli stessi deliberato, una volta eletti, nella seduta del Consiglio Comunale del 12/06/2014.
Pertanto, se per un verso, forse, potrebbe trovare giustificazione l’astensione dal voto del Consigliere Valeri – peraltro portavoce anche dell’assente Dott. Tropeano – già vicesindaco, nessuna giustificazione può essere concessa al Presidente del Consiglio, il quale per la carica ricoperta deve essere a conoscenza di tutti i punti posti all’ordine del giorno della seduta consiliare.
Ritenevo, pertanto, che l’astensione dal voto, per quanto ingiustificata, fosse frutto di mero ostruzionismo il cui effetto doveva esaurirsi all’interno di quella seduta Consiliare.
Invece, a distanza di qualche giorno dalla seduta Consiliare, la dissidenza mostra il suo vero volto, e la triade Tropeano, D’Agostino e Valeri, pensando di essere già in campagna elettorale “pungola” l’Amministrazione e al contempo da “preziosi consigli”: “I problemi principali di Tropea – gli unici che in questo momento si possono risolvere – sono lì, nelle strade, nelle piazze, nelle spiagge, nel controllo degli spazi pubblici nel decoro urbano.” Affermano, ancora, che: “La giunta si è arroccata nelle stanze del Comune, quando invece dovrebbero stare nelle strade del paese”.
Posto che Tropeano, Valeri e D’Agostino, per come meglio appresso si dirà, rifuggono le stanze del Comune, ci si chiede all’angolo di quale strada del paese si siano incontrati per redigere il “succulento” documento.
Ebbene, non è certo “vittimismo” ma un fondatissimo dato di fatto se oggi, a stagione estiva ormai avviata la Giunta si trova ad operare, senza un vicesindaco e senza un assessore, sovraccaricata da innumerevoli criticità, mentre chi dovrebbe contribuire all’azione amministrativa si sottrae alle responsabilità, restando a guardare.
Infatti, piuttosto che frequentare le stanze del Comune per dare seguito alle numerose istanze dei cittadini ed alle esigenze della città, hanno preferito mettersi al riparo da ogni responsabilità e, nella fattispecie il consigliere Tropeano rimettere il mandato (30/03/16) di assessore e vicesindaco mentre il Presidente D’Agostino ed il consigliere Valeri rifiutano il passaggio del testimone.
Comoda la vita! Si passeggia per la città e si dispensano buoni consigli.
Chiamati al dovere di amministrare ci si nasconde dietro pretesti burocratici: “avevamo chiesto una diversa organizzazione dell’esecutivo per far fronte alle principali esigenze del paese ……..”, e, rifiutando l’invito a far parte dell’esecutivo, il consigliere Valeri arriva ad affermare il paradosso: “non vogliamo polemiche ma chiediamo interventi immediati. Pensiamo che la giunta possa immediatamente dare incarico per la pulizia delle spiagge, non serve molto per fornire gli ingressi al mare di cestini per la raccolta differenziata. Immediatamente bisogna procedere alla pulizia dei principali percorsi che dal paese portano al mare”.
Certo è che bisogna riconoscere il carattere imperativo dei “ tre consiglieri ” i quali affermano che “se la Giunta provvede a svolgere i compiti che gli sono propri, seguendo i consigli che vengono illustrati nell’interrogazione troverà il massimo sostegno, come sempre avvenuto”.
Mi rendo conto, ahimè, che i consiglieri in questi due anni hanno frequentato la casa comunale, purtroppo, senza alcun profitto.
Disconoscono, infatti, le problematiche che impediscono e frenano la programmazione che spesso deve essere sacrificata vuoi per mancanza di fondi, vuoi per non violare il patto di stabilità, vuoi per cavilli burocratici e/o legali, vuoi per carenza di personale.
Certo è che non può tacciarsi affetto di miopia chi, oggi, seppur tra i mille problemi cerca di dare sempre più maggiore impulso all’azione amministrativa ed alla individuazione di progetti innovativi.
Questi i veri temi che potrebbero cambiare il volto e le sorti della città. Invece, grazie alla facile demagogia, ci troviamo qui a dover giustificare il nostro operato a chi da mesi si è completamente disinteressato disattendendo l’impegno assunto, in campagna elettorale, con i nostri elettori.
Assessore del Comune di Tropea
Romana Lorenzo