Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Ritornare a scuola da Dante.
– Il settimo centenario della morte del sommo poeta Dante Alighieri, che concluse la sua vita a Ravenna il 14 settembre 1321, stenta a sollecitare l’interesse culturale e umano di molti, per via dell’assedio della pandemia nella quale ci troviamo da tempo. Ma sono in corso preparativi e iniziative per far rivivere la sua grande valenza ancora oggi.
– Anche in campo religioso fervono iniziative. Papa Francesco con la Lettera apostolica “Candor Lucis Aeternae” (Splendore della luce eterna) ha dato un forte richiamo: «Dante oggi ci chiede di essere ascoltato… Dante può aiutarci ad avanzare… Egli, profeta di speranza e testimone del desiderio umano di felicità, può aiutarci ad avanzare in questo particolare momento storico, segnato da molte ombre, da situazioni che degradano l’umanità, da una mancanza di fiducia e di prospettive per il futuro… e può ancora donarci parole ed esempi che danno slancio al nostro cammino». – Con questa convinzione il 25 marzo 2021, giorno dell’Annunciazione a Maria, papa Francesco ha fatto uscire la sua Lettera apostolica, lunga nove paragrafi, per onorare la memoria del Sommo Poeta nel Settimo centenario della sua morte.
– Ritornare a scuola da Dante, dunque, e non solo per la lingua italiana!
Dante ispirato dal mistero dell’Incarnazione.
♦ Pubblicando la sua Lettera il 25 marzo, Papa Francesco rivela: «È il mistero dell’Incarnazione, che oggi celebriamo il vero centro ispiratore e il nucleo essenziale di tutto il poema».
Il Dio fatto uomo attrae fortemente Dante. E in data del 25 marzo 1300, proprio al «cader della notte» il sommo poeta iniziò il viaggio della Divina Commedia.
♦ «Il suo poema, altissima espressione del genio umano, è frutto di un’ispirazione nuova e profonda, di cui il Poeta è consapevole quando ne parla come del «poema sacro / al quale ha posto mano e cielo e terra» (Par. XXV, 1-2)».
♦ Per papa Francesco l’eco secolare e universale della Divina Commedia può anche oggi orientare riflessioni e nuovi cammini per tutta l’umanità: accostarsi alla vita e all’opera dell’illustre Poeta per cogliere quei moniti e quelle riflessioni che ancora oggi sono essenziali per tutta l’umanità, non solo per i credenti».
Il viaggio della Divina Commedia, come un pellegrinaggio della vita.
♦ Papa Francesco auspica che la figura dell’Alighieri e la sua opera siano nuovamente comprese e valorizzate.
♥ «In altra occasione io proponevo di leggere la Commedia come «un grande itinerario, anzi come un vero pellegrinaggio, sia personale e interiore, sia comunitario, ecclesiale, sociale e storico».
E spiegava come «essa rappresenti il paradigma di ogni autentico viaggio in cui l’umanità è chiamata a lasciare quella che Dante definisce “l’aiuola che ci fa tanto feroci” (Par. XXII, 151) per giungere a una nuova condizione, segnata dall’armonia, dalla pace, dalla felicità».
♥ Per questo l’Alighieri come può essere chiamato «profeta di speranza, annunciatore della possibilità del riscatto, della liberazione, del cambiamento profondo di ogni uomo e donna, di tutta l’umanità».
♥ Noi potremmo arricchirci dell’esperienza di Dante, per attraversare le tante selve oscure della nostra terra e compiere felicemente il nostro pellegrinaggio nella storia, per giungere alla meta sognata e desiderata da ogni uomo: “L’amor che move il sole e l’altre stelle”».
(fonte: riduzione da un articolo di Avvenire.it, 25 marzo 2021).