Curiosità dalla storia Fede e dintorni

RIPROPOSTO VECCHIO FILM SU SAN GERARDO

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Riproposto vecchio film su San Gerardo.

– A Tropea, nella chiesa del Gesù, si venera San Gerardo Maiella redentorista (1726-1755) e la Cappella a lui dedicata può testimoniare che anche i tropeani sono molto devoti del Santo: fiori e luci ogni giorno, soprattutto al giovedì.
E spesso il sacerdote ascolta di grazie ricevute, soprattutto in relazione alle maternità in difficoltà, o di speciale protezione nella malattia. – Giungono telefonate da lontano per ringraziare il Santo o per avere l’aiuto di una preghiera.
– Ogni anno i Missionari Redentoristi ad ottobre predicano una solenne Novena (tempo forte per lo spirito) e celebrano una semplice e gioiosa festa religiosa con la processione e la distribuzione dei panini benedetti a ricordo della grande carità del Santo.
– I Missionari, anche attraverso audiovisivi, aiutano i fedeli a crescere nello spirito. – Un giorno la richiesta telefonica di un pellegrino lontano – P.B. (le sue iniziali) – di rivedere il Transito (morte) di San Gerardo, che era stato proiettato in chiesa, ha messo in moto il presente lavoro. Il “Transito” non c’era sul web, dove del Santo ci sono piccoli filmati, brevi biografie, feste e processioni… ma non il “Transito” storico, del 1955, la cui proiezione accoglieva sistematicamente i pellegrini al Santuario del Santo in Materdomini. – Una lacuna alla quale pone rimedio questa pubblicazione di Tropeaedintorni.it.

1. Il filmato storico del 1955 sul Transito (morte) di San Gerardo
♦ San Gerardo Maiella morì a Materdomini (AV) il 16 ottobre 1755. Nel bicentenario della morte (1955) il Santuario pensò di realizzare un filmato in cui riprodurre il melodramma sacro opera di Padre Vincenzo Carioti redentorista con musica del Maestro Giuseppe Voce.
♦ Questo melodramma (o oratorio) veniva già eseguito nelle Accademie musicali e in altre circostanze soprattutto dal Coro degli Studenti redentoristi. Il lavoro da fare era di unire la versione musicale alle immagini cinematografiche degli attori che furono scelti tra gli stessi Studenti redentoristi.
♦ Nacque un gruppo di lavoro formato da sacerdoti e seminaristi che affiancò i pochi professionisti da film (fotografia, montaggio…). Persino la regia (non solo del Coro, ma dell’intero lavoro) fu assunta da P. Vincenzo Sorrentino, innamorato della musica e della tradizione redentorista.
♦ Una sfida simpatica… e vincente. Quanti pellegrini, devoti del Santo, sono stati accolti al Santuario di Materdomini con la proiezione del film.Fare copia del film in pellicola era un impresa ardua. Chissà quante copie sono state fatte?
♦ Molto tempo dopo l’avvento del digitale permetterà la trasformazione della pellicola in disco video elettronico, facilmente moltiplicabile.

2. Il talento multiforme di Padre Michele Calabrese redentorista (1930-2006).
♦ L’opera di trasformare una vecchia pellicola da film in un supporto digitale è dovuta al talento multiforme di Padre Michele Calabrese verso la fine del secondo millennio. Un genio tutto fare, un esploratoratore delle leggi della fisica ed un cuore capace di esprimersi con la poesia in versi napoletani. – Una caro e grande confratello.
♦ P. Michele era nato a Lioni (Av) il 14 marzo 1930, aveva conosciuto i Missionari Redentoristi di Materdomini e fu affascinato fin da piccolo dalla figura e dalla spiritualità di San Gerardo Maiella.
La sua infanzia fu provata dalle vicissitudini belliche del secondo conflitto mondiale e, benché solo accidentalmente, fu anche ferito (1943) da una scheggia mentre era sfollato con la famiglia alla stazione ferroviaria di Nusco (Av).
Il 18 marzo 1956 viene Ordinato presbitero e i Superiori lo assegnano a Lettere (NA) come professore dei piccoli redentoristi, dove resta per sei anni.
♦ Comincia poi a Termoli (CB) l’enorme sforzo di costruire la chiesa parrocchiale e la casa per la comunità redentorista, la sua presenza si protrae per circa diciotto anni.
Successivamente è assegnato a Materdomini (AV) come amministratore del santuario, ad Avellino e poi a Napoli.
♦ In tanti anni svolge una molteplicità di mansioni: insegna ai nostri aspiranti matematica e fisica, poi si dedica all’insegnamento della Religione cattolica negli istituti statali e coltiva molti interessi nell’ambito della comunicazione, la fotografia, la stampa, nell’uso di strumenti elettronici.
♦ Finché ha potuto, ogni celebrazione del Natale con l’allestimento di un artistico presepe e del presepe vivente richiamando innumerevoli visitatori e pellegrini. A Termoli e a Materdomini ancora si custodiscono i ricordi e le immagini di tante sue iniziative.
♦ Nel 2006 ha celebrato il suo giubileo sacerdotale provato dalla malattia e dalla sofferenza e, dopo l’iniziale e ruvido impatto con questa sua condizione di malattia, è entrato poi nella serena consapevolezza di “chi crede di trovare nel suo Signore e Maestro la chiave, il centro e il fine dell’uomo nonché di tutta la storia umana” (GS 10).
La vicinanza affettuosa di tanti confratelli, ma soprattutto la diuturna e cristiana presenza dei fedeli laici dell’unità pastorale “Beato Gennaro Maria Sarnelli” (Ciorani, Carifi, Torello, S. Martino, S. Vincenzo), ai quali va il grazie sincero e riconoscente, ha permesso a P. Michele di essere sostenuto amorevolmente in questa stagione di prova della sua vita.
(P. A. De Luca redentorista C.Ss.R.).

3. La poesia di P. Vincenzo Carioti redentorista (1899-1974).
♦ P. Vincenzo Carioti, splendida figura di uomo e di religioso. Ardente missionario, ha comunicato il suo zelo attraverso moltissime predicazioni e attraverso le sue poesie, molte delle quali sono state musicate. E’ l’autore del testo del Melodramma sacro sul «Transito di San Gerardo».
♦ P. Vincenzo Carioti nacque a S. Andrea Jonio (CZ), il 17 luglio 1899. Fin dalla infanzia sentì il fascino della vocazione Redentorista e divenne sacerdote il 29 novembre 1925.
Fu cappellano militare. Partecipò alle due guerre mondiali, e si distinse in modo speciale in Somalia e in Abissinia, tanto da ricevere varie decorazioni.
♦ Fu superiore in varie comunità. Lasciò orme profonde specialmente a Tropea, ove fu superiore per 14 anni in diversi mandati. Qui con tanto sacrificio e abnegazione, riscattò la casa e la rimise a nuovo, rendendo ottimali i rapporti con la città grazie alle sue conoscenze.
♦ Per due trienni, dal 1964 al 1970, diresse e animò la Provincia Napoletana dei Redentoristi come Superiore Provinciale. Nel disimpegno di questo ufficio fu molto umano. A volte era addirittura tenero, accompagnando l’emozione col pianto.
♦ P. Vincenzo Carioti resta nella mente dei confratelli e di tanta gente come il «Missionario». Predicò la parola di Dio sempre con sommo ardore ed eloquenza. Partecipò a molte missioni, soprattutto come Predicatore della «predica grande», comunicando alle masse l’intima commozione e strappando lacrime di pentimento. Preparava le sue composizioni oratorie con la stessa passione come le declamava. Ha predicato fino a pochi mesi prima di morire.
♦ Ha tradotto la tenerezza della sua anima in varie operette. Oltre alla «Cantata Alfonsiana» e al «Transito di San Gerardo», ha scritto e pubblicato varie canzoncine spirituali, divulgando la devozione a S. Gerardo e in modo speciale alla Madonna. Si sentì sempre poeta. Pochi giorni prima di morire, invocava la vita per terminare alcune sue poesie. Facile e persuasiva aveva la parola, sempre ornata, e facile e limpido gli fluiva il verso, perché egli fu buon poeta. (P. Salvatore Meschino C.Ss.R.)

4. La passione di P. Vincenzo Sorrentino redentorista (1908-1970).
♦ P. Vincenzo Sorrentino morì il 1° febbraio 1970 a Tropea. Era nato a Pagani il 19 agosto 1908, e nella famiglia, come nell’ambiente religioso di Pagani eminentemente alfonsiano, trovò il clima adatto per formarsi alla pietà e all’ammirazione dell’istituto missionario Redentorista, di cui divenne sacerdote il 1° novembre 1932 e ardente missionario.
♦ Fu professore nella nostra scuola missionaria e nello studentato per vari anni. Tra i giovani redentoristi portò la ricchezza della sua mente e del suo cuore, soprattutto portò quel suo spirito di eccezionale entusiasmo per il bene e il bello: sempre in funzione dell’apostolato.
♦ Chiamato ad alte responsabilità di Superiore e Dirigente, seppe animare le comunità che l’ebbero quale Rettore: Teano, S. Andrea, S. Angelo a Cupolo, Materdomini e Napoli. Dovunque il P. Vincenzo Sorrentino andava, in qualunque attività si metteva, lasciava l’impronta della sua forte personalità di uomo dotato, di Sacerdote di Dio, di missionario del popolo. (P. Michele Bianco C.Ss.R.).

♦ P. Vincenzo Sorrentino fu appassionato promotore della musica alfonsiana. Memorabili le Accademie musicali da lui dirette in occasione dell’Immacolata e degli avvenimenti importanti della vita dell’Istituto. Egli dirigeva non solo il Coro degli studenti, ma anche le occasionali orchestre che chiamate a collaborare, Un Maestro imponente.
♦ Egli era Superiore a Materdomini nel 1955, quando è stato realizzato il film sul «Transito di San Gerardo». E di esso ha voluto prendere la regia, animando gli altri confratelli ad impegnarsi al massimo.

5. Dati riassuntivi sintetici del Film
♦ Il transito di San Gerardo in Materdomini
Melodramma sacro di Vincenzo Carioti
Musica di Giuseppe Voce
♦ Attori e Cori = Studenti Redentoristi
♦Orchestra dei dischi Universal diretta dall’Autore Giuseppe Voce
♦Voci
San Gerardo = tenore primo Samuele Torre
Fratello laico = tenore secondo Vittorio Errichiello
Storico = baritono Vincenzo Sorrentino
Regia = Vincenzo Sorrentino

Apri il video (dur. 35,15)

Rivedere il Transito (morte) di San Gerardo, pellicola del 1955 proiettata a migliaia di pellegrini in visita al Santuario di Materdomini, era diventato fino ad oggi una cosa impossibile. Nonostante P. Michele Clabrese abbia fatto, a suo tempo, la conversione in disco video elettronico, non avvenne la desiderata diffusione: solo proiezioni locali, come a Tropea nella chiesa del Gesù, in occasione della festa del Santo. – Il “Transito” finora non c’era sul web. Ci sono piccoli filmati, brevi biografie, feste e processioni… ma non il “Transito” storico, del 1955. A questa lacuna pone rimedio la pubblicazione odierna di Tropeaedintorni.it. Viva San Gerardo!

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