Fede e dintorni

Ringraziare sempre e comunque

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Ringraziare sempre e comunque.

– La Giornata del ringraziamento che ricorre oggi, la 71a della serie, ci sollecita a riconoscere il creato e tutte le sue ricchezze come dono di Dio, come espressione dell’amore del Padre e a cantare al Signore con cuore gratissimo: «Laudato si’»
– Il culto gradito a Dio non è fatto di cose esteriori o della offerta del superfluo. Nella vedova del Vangelo Gesù indica come modello chi a Dio offre tutto, anche l’unico sostegno che gli resta per sopravvivere.
– Il più grande sacrificio che si può fare per Dio è una fede pura che si affida a Lui che soccorre l’orfano e la vedova e sostiene la speranza di chi confida nel suo amore.
– Impariamo a donare tutto quello che abbiamo, sull’esempio di Cristo che ha offerto la sua vita per noi. – Dimostriamo la nostra gratitudine con un immenso grazie anche per tutti coloro che sanno condividere il dono di Dio, per tutti i cuori aperti e le mani slegate che scelgono la condivisione.
– Padre santo, fonte di ogni bene, ti lodiamo perché ascolti le grida del nostro cuore e sempre ci benedici con i tuoi doni. Allontana ogni ostacolo nel nostro cammino verso di te, perché, nella serenità del corpo e dello spirito, possiamo dedicarci liberamente al tuo servizio.

Dal Vangelo di questa domenica (Mc 12,38-44).
♦ In quel tempo, Gesù nel tempio diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa».
♦ Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo.
Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».

Attenzione al nostro comportamento religioso.
♦ Nel Vangelo di oggi Gesù contrappone due tipi di comportamento religioso.
Il primo è quello degli scribi pretenziosi che si pavoneggiano ed usano la religione per farsi valere. Gesù riprende questo atteggiamento e lo condanna senza alcuna pietà.
Il secondo comportamento è invece quello della vedova povera che, agli occhi degli uomini, compie un gesto irrisorio, ma, per lei, carico di conseguenze, in quanto si priva di ciò di cui ha bisogno. Gesù loda questo atteggiamento e lo indica come esempio ai suoi discepoli per la sua impressionante autenticità.
Non è quanto gli uomini notano che ha valore agli occhi di Dio, perché Dio non giudica dall’apparenza, ma guarda il cuore. Gesù vuole che guardiamo in noi stessi.
La donna presentata dal vangelo nella cassa del tesoro di Dio ha gettato nella sua miseria tutto quanto aveva per vivere» Questi santi nascosti che non trattengono per sé stessi né i beni né la loro stessa vita, sono grandi, sono immagine vivente di Gesù! Mettiamoci alla loro scuola, affidando a Gesù, sommo sacerdote, il peccato del nostro non saper condividere. Diventeremo così strumenti di una cultura di fraternità e il Signore farà sovrabbondare la sua Provvidenza.
Quando la fede arriva a tal punto, il cuore di Cristo si commuove, poiché sa che Dio è amato, e amato per se stesso.
L’avvenire della Chiesa, il nostro avvenire, per i quali le apparenze contano tanto, è nelle mani di questi veri credenti.

Per la preghiera.
♦ Padre nostro e Creatore,ii ringraziamo, per lo splendore e la generosità del creato. Insegnaci ad averne cura in modo umile e responsabile affinché tutti, oggi e domani, possano vivere in esso con gioia e gratitudine.
♦ Signore Gesù, nostro Redentore, ti ringraziamo, per tutti coloro che, liberi dall’attaccamento cieco al proprio interesse, si dedicano alla cura della “casa comune”. Benedici il loro impegno.
♦ Spirito di Amore, ti ringraziamo, per i frutti della terra eper coloro che lavorano per assicurare a tutti noi benessere e nutrimento. Fortificali nel cuore e benedici le loro fatiche.
♦ Santissima Trinità, ti ringraziamo perché hai affidato a noi, tua Chiesa, il ministero della lode e della gratitudine. Sostienici sempre, perché non si spenga mai il nostro canto riconoscente.

Preghiera per la Giornata del ringraziamento
Apri la tua mano, e noi ci sazieremo dei tuoi beni.
Ti ringraziamo, Signore, per la ricchezza dei tuoi doni e per i frutti della terra che anche quest’anno generosamente elargisci per la nostra gioia e il nostro sostentamento.
Ti ringraziamo, Signore, per gli agricoltori, gli allevatori, e tutti coloro che ogni giorno faticano per rallegrare la nostra mensa con i frutti della tua bontà.
Ti chiediamo, Signore, un cuore puro che arda di carità verso i fratelli, sopratutto i più poveri.
Insegnaci a condividere e donare al prossimo i doni che da te abbiamo ricevuto.
Maria, Madre delle Grazie, ci protegga e ci suggerisca ogni giorno le parole per benedirti e per ringraziare la tua provvidenza.
Amen.

La Giornata del ringraziamento che ricorre oggi, la 71a della serie, ci sollecita a riconoscere il creato e tutte le sue ricchezze come dono di Dio, come espressione dell’amore del Padre e a cantare al Signore con cuore gratissimo: «Laudato si’» – Il culto gradito a Dio non è fatto di cose esteriori o della offerta del superfluo. Nella vedova del Vangelo Gesù indica il modello di chi a Dio offre tutto, anche l’unico sostegno che gli resta per sopravvivere. – Il più grande sacrificio che si può fare per Dio è una fede pura che si affida a lui che soccorre l’orfano e la vedova e sostiene la speranza di chi confida nel suo amore. – Impariamo a donare tutto quello che abbiamo, sull’esempio di Cristo che ha offerto la sua vita per noi.

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