Il sindaco Maria Luisa Brosio ridistribuisce le deleghe.
Per Vita e i suoi, «la maggioranza ha seguito, ancora una volta, una logica di potere».
Per Vita e i suoi, «la maggioranza ha seguito, ancora una volta, una logica di potere», quando invece, vista la crisi finanziaria che fa soffrire gli enti locali, avrebbe potuto cogliere l’occasione per snellire il numero di un organo di governi «i cui costi gravano pesantemente sulle finanze comunali». Calcoli alla mano, il Pd sostiene che «nel 2010 le indennità accertate del sindaco e dei quattro assessori sono state di 24mila euro, mentre l’importo totale dei gettoni di presenza per il resto dei consiglieri è stato di 502 euro, da cui si evince che la riduzione del numero degli assessori sarebbe stato anche un segnale di buona amministrazione».
Vita sottolinea che anche «l’esperienza, sicuramente non esaltante compiuta in questi primi due anni, ammessa dallo stesso sindaco che ha giustificato l’operazione con la necessità di “rendere più incisiva l’attività della amministrazione”, avrebbe consigliato di rendere più snello l’esecutivo».
Per questi motivi, il Pd affila le armi della dialettica e promette battaglia per il prossimo consiglio, in cui terrà «una decisa opposizione, anche per evidenziare all’opinione pubblica come la cosiddetta “primavera” di Parghelia sia, ormai, scaduta nell’occupazione del massimo numero di “poltroncine”, senza tener conto della forte richiesta di riduzione dei costi della politica che sale dal paese».