Politica

Richiesta la convocazione del consiglio

“Passione Tropea” diffidata da “Uniti per la Rinascita”

Legittime e corrette le operazioni portate avanti dal Sindaco Repice?

Il Gruppo consiliare Uniti per la Rinascita ha chiesto la convocazione del consiglio comunale sui punti indicati nell’allegata comunicazione.
L’opposizione ritiene così di mettere i colleghi della maggioranza di fronte alle proprie responsabilità.
I membri del gruppo “Passione Tropea” già invitati con una diffida notificatagli solo pochi giorni fa a ben informarsi sulla legittimità e correttezza delle operazioni che vengono portate avanti dal Sindaco Repice con il loro imprudente e  forse inconsapevole avvallo, avranno così la possibilità di prendere le debite distanze da operazioni molto opache, discutibili e, nostro avviso, viziate da gravissime violazioni di legge.

La recente bocciatura da parte dall’Autorità di Vigilanza per Pubblici Contratti che ha fatto venire meno la presunzione di infallibilità che assisteva l’operato di Repice, già segretario generale della Città di Torino per meriti, siamo certi ha insegnato qualcosa.

La richiesta protocollata

I punti all’ordine del giorno sono quelli che meglio rappresentano l’azione amministrativa di un Repice, novello Nerone, che vorrebbe distruggere la città e farne nuova una Repubblica delle Banane in salsa calabrese.
In particolare sulla questione Porto Tropea, oltre a non voler essere coinvolti in forme di responsabilità che verosimilmente  coinvolgeranno comune e i consiglieri accondiscendenti, siamo convinti che nella malaugurata ipotesi in cui l’atto di revoca dell’affidamento del servizio dovesse essere portato ad esecuzione il Comune di Tropea verrebbe messo in ginocchio per i gravi riflessi economici che ne conseguirebbero. Ed infatti, la Città qualora il Tar dovesse rigettare il ricorso della Porto Tropea S.p.A., oltre a perdere un’infrastruttura che grazie ad un’eccellente gestione ha dato lustro alla città e creato ricchezza,  dovrebbe corrispondere milioni di euro per indennizzare la società dagli investimenti effettuati. A queste punto le domanda che vorremmo rivolgere a Repice ed ai consiglieri di maggioranza sono le seguenti:
Avete un’idea della somma necessaria per indennizzare la Porto Tropea S.p.A.?
Il Comune è in grado di far fronte a tale impegno economico?
Quando Repice parla di porto a tropeani cosa intende? Tornare a quella gestione casereccia ove ognuno si impossessava  e gestiva una parte?
Il consiglio, ex art. 39, 2° comma T.U sugli Enti Locali dovrà essere convocato entro 20 giorni.


Avv. Giovanni Macrì
Consigliere Provinciale Pdl
Componente della Direzione Regionale del Pdl

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