Stupenda la coreografia preparata dagli organizzatori per il concerto in omaggio a Giacomo Puccini per l’anniversario dei 150 anni dalla sua nascita: un palco cinto di candidi drappi floreali, un pianoforte a coda nero, due leggii ed una luce tenue a tirar fuori il tutto dal buio di un cielo stellato e terso. Sullo sfondo, la chiesa madre della frazione Santa Domenica di Ricadi ha conferito un tocco di sacralità ad ogni cosa, contribuendo a rendere ancor più magica la serata. Tutto ciò non sarebbe di certo valso a nulla senza il religioso silenzio del pubblico, accorso numeroso, che ha dimostrato di gradire molto l’omaggio al grande maestro Puccini. D’altronde non poteva che essere così, dato che l’amministrazione comunale, grazie all’impegno dell’avv. Giulia Russo, assessore alla Cultura, è riuscita a portare il grande maestro Rolando Nicolosi nella deliziosa frazione di Ricadi.
Nicolosi, per la cronaca, è un italiano di origine nato Rosario de Santa Fé, in Argentina. Il suo talento è innato, se si pensa che a soli 5 anni debuttò al “Còlon”, il teatro della sua città. Si è diplomato a Buenos Aires in pianoforte e si è esibito nelle sale e nei teatri più famosi del mondo, oltre ad aver collaborato con i più grandi direttori d’orchestra. Laureato in Lettere, oggi vive a Roma, ed è stato consulente, maestro di repertorio e collaboratore pianistico della RAI. Può vantare innumerevoli apparizioni televisive in Europa e in America e partecipazioni a prestigiosi festival internazionali, come quelli di Hong Kong, Berlino, Bonn, Vienna e Praga. La sua fama lo ha portato ad esibirsi dinanzi ai regnanti d’Europa, ai Capi di Stato di tutto il mondo e a Sua Santità Giovanni Paolo II. Per questi motivi, nel corso della sua lunga e brillante carriera ha ricevuto una miriade di onorificenze e premi, e non deve sembrar strano il fatto che portino il suo nome un’infinità di associazioni musicali, auditorium, concorsi internazionali, scuole e licei di musica.
Accanto al maestro, l’altra sera, si sono esibiti il soprano Serenella Fraschini, e Liu Kang, tenore cinese che ha impressionato per la precisione delle sue esecuzioni, riuscendo ad interpretare in tono alcuni brani «che il 99% dei tenori – come ha spiegato Nicolosi – preferisce cantare un mezzo tono più in basso». Il programma è stato diviso in due parti, anche se l’intermezzo utile a far riposare i cantanti è stato riempito dalle note dell’instancabile maestro Nicolosi. La prima parte è stata caratterizzata da nove brani, tre per ognuna delle opere scelte: il “Manon Lescaut”, la “Tosca” e “Madama Butterfly”. La seconda parte, ancor più assortita della precedente, comprendeva due brani del “Turandot”, un brano tratto da “La fanciulla del West” ed uno da “Suor Angelica” e tre tratti da “La Boheme”. A conclusione della serata, l’amministrazione comunale, rappresentata dalla Russo e da Francesco Melidoni, ha voluto omaggiare gli artisti con una targa commemorativa.
L’assessore alla Cultura, interpretando l’umore del pubblico, ha infine richiesto ed ottenuto dal tenore Liu Hang una seconda esecuzione del “Nessun Dorma” tratto da “Turandot”, per la quale il cantante è stato salutato con una standing ovation. Prima dell’esecuzione, però, il maestro Nicolosi si è simpaticamente fatto avanti per la cittadinanza onoraria di Capo Vaticano, spiegando al pubblico di esser «più calabrese di tutti, essendo cittadino onorario di molti comuni calabresi, anche se sarebbe bello esserlo anche di questo bel paese». La Russo, ovviamente, che ha il merito di questa magnifica serata, ha annuito sorridendo, con la promessa di mettersi al lavoro perché tale desiderio venga esaudito al più presto.