La tensione è alta a Ricadi, da quando le due forze in seno al governo cittadino hanno rotto le fila del dialogo. E così, attraverso un comunicato stampa del gruppo di minoranza “Ricadi Nuova” giunge un duro attacco alla maggioranza, rea, secondo quanto scritto, di limitarsi «già da troppo tempo, a gestire il potere sulla pelle dei cittadini e dei contribuenti ricadesi, sui quali grava, ogni giorno di più, il fardello di tanta inefficienza e inconsistenza». Secondo il gruppo consiliare di minoranza “Ricadi Nuova”, infatti, «i tributi comunali hanno superato ogni limite, attraverso il passaggio disinvolto da una politica fiscale vessatoria ad un vero e proprio ‘scippo fiscale’, con tributi aumentati anche del 170%, che ha come effetto ultimo quello di istigare il contribuente all’evasione; di contro i servizi primari ed essenziali sono al di sotto dello zero».
Gli esponenti del gruppo di opposizione “Ricadi Nuova”, affermano inoltre di aver denunciato da tempo e «con preoccupazione il rischio di affidare le sorti di un territorio prezioso come il nostro alle evidenti incapacità di questa compagine: più volte abbiamo evidenziato come l’asticella del comune di Ricadi fosse troppo alta per le gambe piccole e gracili di questi pseudo-amministratori; purtroppo avevamo ragione ed i fatti sono andati ben oltre ogni più amara previsione».
L’analisi che ne scaturisce dipinge un «quadro d’insieme è desolante: c’è chi è impegnato a difendere, senza arrossire, i propri interessi e quelli dei propri compari; c’è chi si diletta a coltivare il nulla; c’è chi aspetta la gentile concessione di un tozzo di pane; c’è chi sta completando gli studi per candidarsi a Sindaco; c’è chi lavora giorno e notte affinché nulla cambi».
L’amministrazione viene definita senza mezzi termini come una «allegra ‘Armata Brancaleone’, in cui pare che nessuno sia seriamente interessato alle sorti del territorio, e non ci sia nessuno che lavori per la collettività; nessuno, poi, che si preoccupi dello stato in cui versa Ricadi».
Ed a portare «il peso della palpabile incapacità e incuria di tale amministrazione» restano i cittadini Ricadesi e il territorio. «Abbiamo fino ad oggi frenato pulsioni di ribellione popolare sempre crescenti – si legge in chiusura del comunicato -, nella speranza che un miracoloso ed improvviso barlume di senso di responsabilità e di lucidità mentale li illumini e li spinga a riconsegnare un mandato indegnamente esercitato chiedendo scusa alla cittadinanza, ed affrancandola, così, da questo ‘Tsunami’ politico-amministrativo».
Da parte sua, infine, l’avv. Nicola Tripodi, capogruppo di “Ricadi Nuova”, in sintonia con il pensiero del suo schieramento, composto da Gianfranco La Torre, Michele Mirabello, Carmelo Fazzari e Domenico Francolino, rimprovera «l’Amministrazione, guidata dal Sindaco Laria, di completa inerzia e disinteresse totale dei problemi che assillano il territorio e la comunità ricadese. A stagione turistica già iniziata, l’Amministrazione è latitante non ha programmato alcun intervento nel settore turistico lasciandolo, come sempre, in balia delle onde nel segno dell’improvvisazione».