Politica

Ricadi, minoranza sull’aventino

A Ricadi non è certo tempo di calma piatta, e pare che gli schieramenti contrapposti siano arrivati ai ferri corti, visto il documento politico datato 4 febbraio 2008, con il quale i Consiglieri comunali del gruppo “Ricadi Nuova” dichiarano di «non partecipare, in segno di civile protesta all’odierna seduta, nella consapevolezza di non arrecare con la propria assenza alcun danno alla cittadinanza, visto lo scarno ordine del giorno da discutere, nella speranza che tale segnale politico venga correttamente recepito da una maggioranza che deve aprirsi al dialogo, accettare le regole comuni e ridare il giusto senso e la giusta dignità politica ed istituzionale ad un Consiglio allo stato paralizzato».
Secondo i firmatari Nicola Tripodi, Gianfranco La Torre, Carmelo Fazzari, Michele Mirabello e Domenico Francolino, le cause di questa forma di protesta partono da lontano, dato che i consiglieri comunali asseriscono che «fin dalla prima seduta di codesto Consiglio Comunale è stata richiesta innumerevoli volte la istituzione delle Commissioni Consiliari per come previsto dall’art. 12 dello statuto» e che «più volte è stato proposto di procedere alla redazione ed alla approvazione del regolamento del consiglio comunale, in modo da rendere più efficiente, snello e funzionale il medesimo consesso».
Come se non bastasse, attraverso il recente documento politico, il gruppo “Ricadi Nuova” lamenta il fatto che «sulle richieste del gruppo di opposizione, nonostante ripetute rassicurazioni e le proclamate adesioni da parte della maggioranza, non si è mai ritenuto di procedere» anche se durante il recente incontro tenutosi fra i due capigruppo, promosso dallo stesso capofila della maggioranza, «era stato preso un impegno preciso ad inserire all’O.d.g. del primo consiglio utile la istituzione delle commissioni consiliari». Ma, evidentemente, secondo il punto di vista dei consiglieri in protesta il Consiglio Comunale è «stato sminuito delle proprie funzioni e ridotto ad un “votificio”, nel quale la discussione politica dei tanti problemi che attanagliano il nostro territorio è di fatto azzerata, a tutto vantaggio di meri adempimenti burocratici» perché, come si evince dal documento, «la maggioranza non ha mai inteso aprire il dibattito su temi specifici e sui problemi che più interessano i cittadini, e non ha mai adempiuto a quanto prescritto dall’art. 11 dello statuto, se non nelle ipotesi di esplicite richieste pervenute dal gruppo di opposizione, come dimostrano le convocazioni del Consiglio sui tributi, sull’edilizia scolastica, sulla criminalità organizzata, e sulle linee programmatiche di mandato».
In conclusione, il gruppo di minoranza “Ricadi Nuova” lamenta «lo stato di degrado preoccupante» in cui versa il territorio ricadese, che mette in luce «la totale assenza di un’amministrazione seria e coesa» che rende «i cittadini, oramai totalmente sfiduciati e delusi».

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Francesco Barritta
Docente ordinario di Lingua e letteratura italiana e Storia presso il Nautico di Pizzo (VV), è giornalista iscritto all'albo professionale dell'Ordine dei giornalisti della Calabria, elenco pubblicisti. Ha diretto varie testate giornalistiche, tra cui Tropeaedintorni.it