Un’inaugurazione simbolo di “servizio” e bene per la collettività
Questa mattina a tagliare il nastro il sindaco Giovanni Macrì e il Dirigente Scolastico Francesco Fiumara
Il rientro dalla vacanze natalizie, oggi 8 gennaio 2024, ha assunto un sapore diverso per l’intera comunità educante tropeana: dopo anni e anni, così numerosi da perderne il conto, dopo lungaggini burocratiche, ricerca di finanziamenti, battaglie di vedute ed opinioni diverse, dati incontrovertibili di analisi architettoniche, ingegneristiche e di laboratori scientifici, sacrifici dell’intera popolazione scolastica tra primi quelli sofferti dai bambini, alcuni dei quali per più di un decennio non hanno potuto godere di spazi idonei e significativi, finalmente Tropea apre le porte ad un nuovo edificio scolastico.
Ma le polemiche del passato oggi lasciano il campo alla gioia di vedere nuovamente le luci accese lì dove qualcuno, tempo addietro, aveva pensato di poter arruffare consensi o altro (non è dato sapersi quale fosse il fine ultimo), ma questa è un’altra storia diceva un noto giornalista in Tv.
In questa lunga storia sono tanti gli attori protagonisti, ma noi racconteremo solo quelli al positivo anche del passato, che al fianco della popolazione scolastica hanno “combattuto” credendo nella rinascita del plesso scolastico e per questo ne citiamo qualcuno come il già Commissario Prefettizio l’Ing. Domenico Fuoco, il Dirigente Scolastico Antonello Scalamandrè.
Oggi la cronaca racconta invece di una conquista per tutta la cittadina e per l’intero territorio allorquando la prestigiosa scuola a tempo pieno di Tropea potrà nuovamente contare su spazi e laboratori all’avanguardia. La cerimonia, semplice e scandita dalle voci festanti dei piccoli alunni delle classi prime e seconde, è stata incorniciata dal tradizionale taglio del nastro alla presenza del sindaco di Tropea, avvocato Nino Macrì, e dal Dirigente Scolastico, prof. Francesco Fiumara; la consegna ufficiale dei locali del secondo plesso delle scuole primarie di via Coniugi Crigna, è seguita alla completa ristrutturazione e riqualificazione dell’edificio. L’intervento, realizzato con un investimento complessivo di circa 1,4 milioni di euro, ha riguardato l’adeguamento sismico e strutturale dell’edificio risalente agli anni ’70 dichiarato inagibile nel 2007. I lavori hanno comportato la riqualificazione completa dell’immobile, con la realizzazione di nuove aule, laboratori, servizi igienici e spazi comuni.
“Siamo molto soddisfatti di questo risultato – ha dichiarato il sindaco – rappresenta un importante passo avanti per la nostra scuola. I nuovi locali garantiranno ai nostri ragazzi un ambiente di apprendimento più accogliente e stimolante. Con la consegna di questo nuovo edificio, si conclude un percorso di riqualificazione dell’edilizia scolastica di Tropea, che abbiamo trovato in condizioni di grave fatiscenza nel 2007. Questo investimento sostanziale garantisce ai nostri ragazzi spazi sicuri e adeguati alle esigenze di una moderna offerta formativa. Grazie al lavoro dell’amministrazione comunale, abbiamo realizzato un sogno a lungo atteso dalla comunità scolastica di Tropea”.
Altrettanta soddisfazione è stata espressa dal Dirigente Fiumara che, sempre affiancato da tutto il corpo docente, dal Consiglio d’Istituto, dalla rappresentanza dei genitori, ha sin da subito focalizzato la sua attenzione sulla problematica dell’edilizia scolastica: “Dopo decenni di esilio, ritorniamo alla nostra terra promessa, il secondo Padiglione della scuola primaria, Giovanni Paolo II di Via Coniugi Crigna, cuore pulsante dell’augusta tradizione del tempo pieno tropeano, simbolo della restaurazione dell’antico splendore. La promessa è stata mantenuta dall’Amministrazione comunale. Oggi 8 gennaio è una data storica, una data memorabile in cui celebriamo come comunità scolastica la nostra epifania laica. Se il 6 gennaio l’epifania riguarda la manifestazione del bambino per eccellenza, è bene ricordare che tutti i bambini sono un segno, un segno di vita, un segno di speranza, un segno diagnostico dello stato di salute di una comunità. Quando i nostri bambini sono accolti, custoditi in spazi idonei, garantiti nei loro ambienti di apprendimento, la società migliora e il mondo è più umano.”