Lettera del Vicesindaco Avv. Giuseppe Rombolà
Lettera trasmessa al Presidente della Provincia e alle altre autorità
Al Presidente della Provincia
di Vibo Valentia
Al Dirigente dell’Ufficio Tecnico
Della Provincia di Vibo Valentia
Al vigile Urbano del Comune
di Drapia
Al Comando del Corpo Forestale dello Stato
di Vibo Valentia
Al Posto Fisso di Polizia di Stato
di Tropea
Alla Stazione dei Carabinieri
di Tropea
Al Consorzio di Bonifica del Tirreno
Vibonese
e p.c.
Al Sig. Prefetto di
Vibo Valentia
Loro sedi
Oggetto: Reliquati strada provinciale n. 17, località Torre Galli del Comune di Drapia. Richiesta interdizione al libero transito ed intensificazione controlli.
Facendo seguito a tutte le precedenti segnalazioni, da ultimo con missiva del 28.04.2015, la presente per ribadire ed ulteriormente evidenziare alle SS in indirizzo che i tratti di strada provinciale n. 17, in località “Torre Galli” (poste a monte della frazione Caria) del Comune di Drapia, reliquati a seguito dell’ammodernamento (sic!) della stessa, sono da tempo divenute delle vere e proprie discariche di rifiuti di ogni genere, anche di natura speciale.
Il Comune di Drapia, che dispone di un solo vigile, al quale è pure indirizzata la presente, non può controllare un territorio esteso circa 22 Kmq (attraversato da circa 27 Km di strade comunali e 10 Km di strade provinciali), ne continuare a sopportare l’onere economico dello smaltimento di tutti i rifiuti che con protervia vengono costantemente abbandonati sul proprio territorio;
Tali rifiuti che vengono abbandonati, quasi certamente, da persone (si fa per dire) che si trovano a passare (il comune è crocevia di passaggio ed è posto sulle direttrice Tropea- Capo Vaticano – Vibo Valentia) o che vengono da comuni vicinori.
La situazione, nonostante i continui interventi di bonifica, diviene ogni giorno sempre più grave e seria, tanto più che i tratti di strada sopra descritti costeggiano zone di notevole pregio paesaggistico – ambientale e archeologico.
Ed infatti, i tratti di strada interessati da tale fenomeno criminale costeggiano una zona di importante pregio ambientale curata da oltre trenta anni dal Consorzio di Bonifica del Tirreno Vibonese, e si trovano nei pressi di una delle più importati aree archeologiche del mediterraneo.
E’ bene evidenziare che “Torre Galli” è ritenuto dagli studiosi il sito più importante dell’età del ferro del Mediterraneo. In questa area già negli anni venti uno dei maggiori archeologi italiani, Paolo Orsi, portò alla luce una necropoli composta da circa 330 tombe, che gli permise di concludere che ben prima dell’arrivo dei greci, a partire dal IX e fino al IV secolo a.c.,tale zona era abitata dagli Itali, cosi chiamati perché discendenti dal mitico Re Italo.
In altri termini stiamo parlando di una zona che rappresenta un tesoro di ineguagliabile valore, e che potrebbe rappresentare una risorsa per l’intero territorio vibonese e che di certo non merita di essere mortificata in tale guisa.
Se non di interviene con urgenza ed in maniera decisiva, vi è il concreto rischio che a differenza dei nostri antenati che su tale promontorio hanno lasciato un tesoro di ineguagliabile valore, noi ai nostri discendenti lasceremo rifiuti e macerie e sudiciume.
A parere di chi scrive un utile strumento per porre rimedio a tale fenomeno, oltre che ovviamente la necessaria intensificazione dei controlli sul territorio, è quello, almeno per i tratti di strada oggetto della presente segnalazione, di interdire, con idonei strumenti (cancelli, dissuasori, ect.), il traffico sulle stesse.
A tale proposito è forse utile ricordare che l’art. 192 D.Lg.svo 152/2006 oltre a statuire il divieto di abbandono di rifiuti, stabilisce che il proprietario dell’area (nella specie ente provincia) è obbligato in solido con l’autore dell’illecito a procedere alla rimozione e smaltimento dei rifiuti, nonché al ripristino dello stato dei luoghi.
Nel ribadire ed evidenziare che l’Amministrazione Comunale di Drapia è pronta (per quelle che sono le sue disponibilità tecnico/finanziarie) a fare la propria parte, si chiede alle SS. in indirizzo, ognuno per le rispettive competenze, un sollecito intervento al fine di impedire che la zona divenga per sempre solo un cumulo di rifiuti e che la terra, dove sono vissuti coloro che diedero il nome all’Italia, continui ed essere mortificata.
Nella speranza di avere un cenno di riscontro porgo,
distinti saluti.
Drapia, lì 11.01.2015
Il Vicesindaco
Avv. Giuseppe Rombolà