Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Redentoristi Ucraini, martiri e Beati.
– Tutti sono testimoni come in ogni incontro papa Francesco non perde occasione per denunciare la vergogna della guerra in Ucraina e di ogni guerra: “In Ucraina vediamo gli effetti devastanti della guerra… Non dimentichiamo il martoriato popolo ucraino che sta soffrendo…”
– La persecuzione di oggi con la sacrilega guerra” scatenata dalla Russia ha avuto i suoi antecedenti.
– Durante la Visita Pastorale compiuta in Ucraina dal 23 al 27 giugno 2001, Giovanni Paolo II, oggi Santo, ha dichiarato “Beati” diversi martiri ucraini, vittime del regime comunista, tra cui i quattro Redentoristi che vengono celebrati oggi.
– La data iniziale per la loro festa fu il 27 giugno (giorno della loro beatificazione), ma successivamente è stata trasferita al 28 perché al 27 già si celebra in tutto il mondo redentorista la festa della Madonna del Perpetuo Soccorso.
– Il Beato Nicola Carneckyj, vescovo, il Vescovo Basilio Velyckovskyj, il sacerdote P. Zenone Kovalyk e il sacerdote P. Ivan Ziatyk, sono conosciuti come i quattro martiri redentoristi ucraini.
– Dio onnipotente ed eterno, che hai salvato gli uomini nella croce di Cristo, per i meriti e l’intercessione dei beati Nicola, vescovo, e compagni martiri Basilio, Zenone e Ivan, concedici di perseverare con fede nelle avversità per godere con loro la beatitudine eterna.
Beati voi quando vi perseguiteranno a causa del mio nome.
♦ La persecuzione del regime comunista, perpetrata sistematicamente dall’Unione Sovitica contro la Chiesa Cattolica, espresse una feroce determinazione nell’eliminare la Chiesa greco-cattolica ucraina.
♦ In tanti hanno sopportato efferati supplizi, fino a dare la vita, pur di non negare la propria scelta di annunciare e vivere la fede in unione con la Sede Apostolica di Roma.
♥ Il 27 giugno 2001, a Lviv (Ucraina), Giovanni Paolo II beatificando i primi 25 martiri della Chiesa greco-cattolica ucraina ha inserito tra questi anche quattro Redentoristi, i quali, con matura vita spirituale ed eroico zelo apostolico, durante la prigionia celebravano clandestinamente la liturgia e confortavano, occultamente, i compagni di detenzione per infondere loro, con la Parola di Dio, con il sacramento della riconciliazione e la preghiera, il coraggio di testimoniare la propria fede.
Esultano in cielo i santi martiri,che hanno seguito le orme di Cristo;
per il suo nome hanno versato il sangue e si allietano per sempre nel Signore.
♥ 1. Vescovo Nicola Carneckyj, vescovo, esarca apostolico di Volyn’ e Pidljashja nacque il 14 dicembre 1884 nel villaggio di Semakivtsi (Ucraina Occidentale).
Dal 1926 fu missionario fra i greco-cattolici in Volyn. Nominato vescovo titolare di Lebed e visitatore apostolico per gli ucraini cattolici di Volyn e Podlachia, fu consacrato l’8 febbraio 1931 nella chiesa di sant’Alfonso a Roma.
♦ L’11 aprile 1945 fu arrestato insieme a tutti i vescovi greco-cattolici. Condannato inizialmente a cinque anni ai lavori forzati in Siberia, in seguito la pena fu aumentata di altri dieci anni.
♦ Dal 1945 al 1956 visse in una trentina di lager e prigioni sovietiche, subendo un totale di 600 ore di torture e di interrogatori.
♦ Scarcerato nel 1956, fu riportato a Lviv quasi moribondo. Ripresosi inaspettatamente, guidò dal suo letto la Chiesa cattolica ucraina che sopravviveva nelle catacombe. Morì a Lviv il 2 aprile 1959, all’età di 75 anni.
♥ 2. Vescovo Basilio Velyckovskyj, vescovo della Chiesa greco-cattolica ucraina «clandestina», nacque il 1° giugno 1903, a Stanislaviv (Ivano-Frankivsk).
♦ Per oltre vent’anni si dedicò alle missioni tra la gente semplice dei villaggi e delle città anche fuori dell’Ucraina Occidentale.
♦ L’11 aprile 1945 venne arrestato insieme alla gerarchia greco-cattolica. Condannato inizialmente alla fucilazione, la pena gli fu poi commutata in dieci anni di prigione.
♦ Liberato nel 1955, ritornò a Lviv, dove svolse clandestinamente l’attività pastorale. Nominato Vescovo nel 1959, poté essere consacrato solo nel 1963, a Mosca, in una camera d’albergo.
♦Il 2 gennaio 1969 fu arrestato nuovamente e condannato a tre anni di reclusione, ma venne rilasciato dopo pochi mesi perché malato di cuore. Fu “invitato” ad andare in Jugoslavia.
Il 15 giugno 1972 andò a Winnipeg in Canada, dove morì il 30 giugno 1973, a seguito di una sostanza velenosa a lento effetto che gli era stata somministrata prima della sua partenza per la Jugoslavia.
♥ 3. Zenone Kovalyk, sacerdote, nacque il 18 agosto 1903 a Ivatsciv Horiscnij (Ternopil). Entrato nella Congregazione del Ss.mo Redentore, fu ordinato sacerdote il 9 agosto 1932.
♦ Dal 1932 svolse l’apostolato missionario tra gli ortodossi in Volynia. Inviato a Lviv, ricoprì la carica di economo della comunità e della metropolia di Lviv.
♦ Arrestato dai bolscevichi il 20 dicembre 1940, subì torture e brutali interrogatori.
♦ Quando il 29 giugno 1941 la città di Lviv fu presa dalle truppe tedesche e furono aperte le prigioni sovietiche, il Beato fu trovato crocifisso alla parete di un corridoio della prigione di Brihidchy.
♥ 4. Ivan Ziatyk, sacerdote e vicario generale della Chiesa greco-cattolica ucraina, nacque il 26 dicembre 1899 ad Odrekhova (Sjanok, Sanok) in Galizia. Il 15 luglio 1935 entrò tra i Redentoriosti.
Nel gennaio 1948 fu nominato vice-provinciale e vicario generale di tutta la Chiesa greco-cattolica ucraina.
♥ Arrestato il 24 gennaio 1950, per quasi due anni visse nelle carceri di Zolochiv, di Lviv e di Kiev.
♦ Il 21 novembre 1951 fu condannato a dieci anni di lavori forzati e trasportato nei lager di Ozerlag (Ozernyj) in Siberia.
♦ Il venerdì santo del 1952 fu cruentemente seviziato a bastonate. Si spense tre giorni dopo, il 17 maggio, in uno degli ospedali del luogo.
Preghiera
Dio onnipotente ed eterno, che hai salvato gli uomini nella croce di Cristo, per i meriti e l’intercessione dei beati Nicola, vescovo, e compagni martiri Basilio, Zenone e Ivan, concedici di perseverare con fede nelle avversità per godere con loro la beatitudine eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.